Tino Stefanini e Osvaldo Monopoli chiedono clemenza per l’ex boss, gravemente malato di Alzheimer in una Rsa del Padovano.
Milano – Una petizione su Change.org, lanciata per richiedere la grazia al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per Renato Vallanzasca, ex leader della mala milanese, ha raccolto in pochi giorni circa mille firme. L’iniziativa, promossa da Tino Stefanini e sostenuta da Osvaldo “Cico” Monopoli, entrambi ex membri della famigerata banda Vallanzasca, punta a ottenere la liberazione dell’ex boss, oggi 75enne, a causa delle sue gravi condizioni di salute. Vallanzasca, trasferito da novembre 2024 dal carcere di Bollate a una RSA nel Padovano specializzata in Alzheimer e demenza, versa in uno stato di non autosufficienza, con perdita di memoria, incapacità di parlare e di camminare.
“È malato, muoia da uomo libero”, è l’appello di Stefanini, 73 anni, che, dopo aver scontato quasi mezzo secolo di carcere, utilizza i social media per sensibilizzare l’opinione pubblica. “A settembre riprenderò le mie dirette su TikTok per chiedere altre firme, tante altre, da presentare al Presidente Mattarella. Sono sicuro che arriveranno”, ha dichiarato al quotidiano Il Giorno. La petizione, che sarà inoltrata anche al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, sottolinea come la detenzione domiciliare nella RSA, pur garantendo cure adeguate, mantenga Vallanzasca in una condizione di reclusione che preclude visite di amici e sostenitori, come Stefanini e Monopoli, che hanno visto negata un’istanza per incontrarlo.
La vicenda solleva interrogativi sul diritto alla dignità per i detenuti malati e sull’equilibrio tra giustizia e umanità, ma nel contempo non può cancellare la scia di sangue e dolore che Vallanzasca e i suoi si sono lasciati alle spalle, non solo rapine e spettacolari evasioni, ma anche e soprattutto omicidi, vite spezzate, familiari distrutti dal dolore e dall’assenza, persone per le quali nessuno raccoglie firme.