Un intervento concreto da parte del governatore Musumeci sarebbe stato particolarmente gradito non solo ai siciliani. L’immagine del premier Conte “in manette” ha dato fastidio a tutti gli italiani seri e perbene. Chiunque, al posto del primo ministro e considerando il livello dei politici nostrani, non avrebbe potuto fare di meglio in questo momento cosi straordinariamente drammatico. Le critiche politiche al suo operato sono un’altra cosa e quando meritate sono doverose.
Palermo – Anche la stampa estera ha criticato l’autore della foto-fake che ritrae il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, arrestato e portato via da due carabinieri in divisa. Un meme postato su Facebook che in poco tempo è diventato un caso politico. A postare la foto del premier in manette è stato l’assessore al Turismo della Regione Sicilia, Manlio Messina, in quota a Fratelli d’Italia. La foto, pubblicata subito dopo la conferenza stampa del premier, era accompagnata da un post e un hashtag: “#maseiserio? Io porterei ovunque questo hashtag. Giuseppe Conte #maseiserio? 650 consulenti per partorire una schifezza del genere?”.
La prima reazione è arrivata dal gruppo del partito democratico all’ARS, che ha chiesto al governatore Musumeci le dimissioni del suo assessore.
“… Il post Facebook con il quale l’assessore regionale al Turismo siciliano Manlio Messina ha pubblicato l’immagine di un fotomontaggio del presidente del Consiglio Conte tratto in arresto da due carabinieri – commentano i DEM – è semplicemente indecoroso. In un momento nel quale le istituzioni siciliane dovrebbero interloquire con il governo centrale per spiegare la necessità di lasciare ripartire l’isola prima del resto dell’Italia, l’assessore al turismo si lascia andare a un attacco volgare e infantile che pregiudica a priori ogni possibile forma di dialogo con la presidenza del Consiglio dei ministri…”.
Anche per il gruppo del M5S non si può parlare di semplice satira ma di atto gravissimo che necessita una presa di posizione netta del presidente della Regione.
A esprimere indignazione per il fotomontaggio pubblicato dall’assessore Messina, anche il presidente della commissione regionale Antimafia, Claudio Fava che accusa: “… Con la Sicilia in ginocchio, dilettarsi nei fotomontaggi denigratori nei confronti del presidente Conte è già ridicolo – dice Fava – se a farlo è l’assessore regionale responsabile per uno dei settori più colpiti, quello del turismo, si tratta di un comportamento irresponsabile che indica l’assenza della benché minima cultura istituzionale, soprattutto quando si fa parte di una giunta che non riesce nemmeno a organizzare il semplice invio delle domande per la cassa integrazione…”.
Dal canto suo Manlio Messina, supportato dal suo gruppo politico, ha cercato di difendersi dicendo che la sua era solo ironia, provocazione per manifestare il dissenso nei confronti dell’operato del governo. Nessuna iniziativa concreta, invece, sarebbe giunta da parte del governatore Musumeci che si è limitato a stemperare le polemiche chiedendo all’assessore di rimuovere il post e scusandosi col premier Conte. Per il governatore siciliano si tratta di “satira” e chiude sbrigativo.