La cassa integrazione scade il prossimo 31 ottobre. Il sindacato chiede che il governo intervenga per estendere il decreto.
Roma – Il Ministero del Lavoro convochi subito le parti sociali e predisponga al più presto una proroga del decreto di cassa integrazione per le lavoratrici e i lavoratori ancora in forza in Alitalia in As, non si possono lasciare oltre 2.200 persone per strada e non lo consentiremo”. Lo afferma la Uiltrasporti rivolgendosi al governo, facendo sapere dell’avvio delle procedure di licenziamento per 2.245 lavoratori di Alitalia (2.198) e Alitalia City Liner (47), comunicata in una lettera datata 7 luglio. La cassa integrazione scade il prossimo 31 ottobre.
“I piani di crescita e di sviluppo delle aziende che hanno rilevato le attività di Alitalia in as prevedevano l’assorbimento di personale entro il 2025, motivo per il quale avevamo già chiesto la proroga della cassa integrazione, ad oggi prevista fino al 31 ottobre di questo anno, almeno per tutto il 2025. Una richiesta che diventa ancora più necessaria dopo i ritardi causati dall’Ue nell’acquisizione di ITA Airways da parte di Lufthansa. Tutto questo -prosegue Uiltrasporti- non può ripercuotersi sui lavoratori ed è per questo che torniamo a chiedere l’estensione della cassa integrazione, per consentire il reinserimento delle persone nel ciclo produttivo, nonché l’avvio di politiche attive del lavoro con piani di formazione, mantenimento delle licenze e ricollocazioni”.