Coppia di ungulati uccisi a colpi d’arma da fuoco dalla polizia provinciale. Le immagini fanno il giro del web ed è subito protesta di animalisti e protezionisti.
Domodossola – Due cinghiali scorrazzano per la città ma vengono inseguiti, braccati e uccisi a fucilate dalla polizia provinciale. Scene che fanno il giro del web scatenando indignazione e proteste da parte di cittadini e associazioni animaliste.
L’associazione Meta Parma lancia l’allarme:
“Se il problema sono gli animali piuttosto che i criminali, ormai in Italia è chiaro che qualcosa non sta più funzionando. Nel nostro Paese c’è un alto tasso di violenza e criminalità, i femminicidi e gli omicidi sono in aumento così come i maltrattamenti di animali, bisognerebbe dare dei segnali contro tutto questo invece di sparare ovunque per uccidere gli animali. Ciononostante dobbiamo assistere a scene da Far West dove la polizia provinciale deve inseguire e uccidere gli animali, è veramente inaccettabile. Sparare agli animali è violenza, e la violenza va fermata, non legalizzata.
Come cittadini siamo veramente stanchi di tutta questa situazione, è una vera e propria persecuzione contro gli animali selvatici che va avanti da troppi anni. I cinghiali non vengono sterilizzati e puntualmente ogni anno ci ritroviamo davanti a una vera e propria mattanza, per gli interessi della lobby della caccia e della carne. Ogni scusa è buona per uccidere i cinghiali, vuoi per la psa vuoi per qualsiasi altro motivo, e le uccisioni non si fermano neanche davanti alle evidenze scientifiche. Uccidere i cinghiali diffonde la psa, ma continuano a ucciderli; i cinghiali non sono animali pericolosi, ma continuano a diffondere informazioni ingannevoli per poterli uccidere. Il fatto stesso che non vengano mai sterilizzati ma puntualmente perseguitati e trasformati in cibo, chiarisce bene tutta la situazione: i cinghiali non sono un problema, sono soltanto vittime di interessi economici e venatori.”
L’associazione ha lanciato l’iniziativa “una luce per i due cinghiali di Domodossola”, invitando tutti ad accendere una candela in loro memoria nella giornata di venerdì 15 settembre dalle ore 18 in poi.
“Non possiamo accettare queste uccisioni, e per nessun motivo devono essere normalizzate. Perciò accenderemo una luce per queste creature uccise dalla polizia provinciale, per ricordare che sono esseri senzienti e che andrebbero tutelati, non ammazzati. Il problema dell’Italia non sono certo gli animali bensì la violenza degli esseri umani che continua ad aumentare.”