L’incidente a Milano davanti ai figlioletti della vittima. Francesco Monteleone è accusato di omicidio stradale con fuga e omissione di soccorso. La Gup deciderà il 19 giugno.
Milano – È stato depositato l’accordo di patteggiamento a 2 anni e 10 mesi per Francesco Monteleone, il 24enne che lo scorso 11 dicembre ha travolto e ucciso Rocio Espinoza Romero, 34 anni, mentre attraversava sulle strisce pedonali in viale Renato Serra a Milano. La donna stava spingendo un passeggino con i suoi due gemelli, accanto alla nonna: i bambini si sono miracolosamente salvati.
Monteleone era alla guida di un tir e, dopo l’impatto, è fuggito senza prestare soccorso, tornando al lavoro in una cava ad Arluno, dove è stato successivamente rintracciato. Oggi, l’udienza per la ratifica dell’accordo è stata rinviata al prossimo 19 giugno per un vizio di notifica. A decidere sarà la giudice per l’udienza preliminare Maria Idria Gurgo di Castelmenardo.
I familiari non si costituiranno parte civile
La famiglia della vittima, assistita da un legale, ha già ricevuto un risarcimento tramite l’assicurazione del veicolo, e ha fatto sapere che non si costituirà parte civile nel procedimento. Il giovane imputato, difeso dagli avvocati Mario Mongelli e Guido Contestabile, è attualmente agli arresti domiciliari.
Le indagini e la fuga
Secondo le indagini della Polizia locale, coordinate dalla pm Paola Biondolillo, l’impatto è avvenuto alle 9.44 del mattino. La vittima stava attraversando la strada insieme ai suoi due figli piccoli e alla nonna. Dall’analisi dei tabulati telefonici è emerso che, subito dopo l’incidente, Monteleone avrebbe chiamato il padre per quattro volte in rapida successione.
Il giudice per le indagini preliminari Alberto Carboni, nella misura cautelare, ha sottolineato che la tempistica delle telefonate non può essere casuale: “Trovano una spiegazione logica solo nel fatto che l’indagato si era accorto di aver investito una persona e che, preso dal panico, cercava il supporto del genitore”.