Oggi 24 ore di sciopero per il personale di bus, metro, tram e taxi indetto dal sindacato Usb. Manifestazioni a Roma, Mestre, Venezia, Napoli, Perugia, Modena, Torino, Vicenza e Bari. L’obiettivo degli autoferrotranvieri riguarda salari e condizioni di lavoro dignitose, il superamento degli appalti e subappalti alle aziende private che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato, l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e il salario minimo per legge di 10 euro l’ora.
Roma – Per l’Usb si tratta di una protesta “che vuole evidenziare la necessita’ di combattere l’attuale legge sulla regolamentazione degli scioperi nei servizi pubblici essenziali”. In particolare a Roma e nel Lazio lo sciopero interesserà le linee di Atac, Roma Tpl e Cotral, con possibili stop dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio. L’agitazione potrà avere conseguenze anche sulle attività al pubblico di Roma Servizi per la Mobilità. Non saranno garantiti, in particolare, lo sportello permessi di via Silvio D’Amico 38 (zona San Paolo) e il contact center infomobilità 0657003.
L’astensione dalle attività interesserà i lavoratori del gruppo Atm a Milano:”Lo sciopero potrebbe avere conseguenze sulle nostre linee dalle 8.45 alle 15 e dopo le 18, fino al termine del servizio – ha segnalato ai viaggiatori Atm, la società che gestisce il Tpl nel capoluogo lombardo – Dunque saranno previste due fasce di garazia: la circolazione dei mezzi è assicurata da inizio servizio alle 8.45 e tra le 15 e le 18. Fuori da questi orari, i mezzi rischiano di fermarsi...”. Per Autoguidovie, società di bus che serve l’hinterland, sempre Atm informa: “Le corse delle linee 201, 220, 222, 230, 328, 423, 431, 433 saranno garantite dalle 5.30 alle 8.29 e dalle 15 alle 17.59“.
A Napoli l’Anm informa che per quanto riguarda le linee di superficie (tram, bus, filobus) il servizio è garantito dalle ore 5.30 alle ore 8.30 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Le ultime partenze vengono effettuate 30 minuti prima dell’inizio dello sciopero e riprendono circa 30 minuti dopo la fine dello sciopero. Riguardo alla metro Linea 1 garantita la prima corsa mattinale da Piscinola alle ore 06.42 e da Garibaldi alle ore 07.22.
Da stamattina sembra che nulla sia cambiato dunque si prevedono disagi per le utenze che inizieranno la settimana con inevitabili ritardi nonostante le fasce orarie garantite. Ma ci sono altri motivi per incrociare le braccia in un momento assai delicato per il Paese. Il comparto invoca con forza la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, il blocco delle spese militari e l’invio delle armi in Ucraina, il superamento dei salari di ingresso, la necessità di modificare il criterio che vede bruciare soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità, la sicurezza dei lavoratori, il salario minimo a 10 euro l’ora, il libero esercizio del diritto di sciopero e la legge sulla rappresentanza.
Al Cobas, inoltre, “stigmatizza il comportamento del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, con la riduzione a 4 ore dello sciopero di 24 ore precedentemente indetto per il 29 settembre e differito al 9 ottobre, avrebbe ecceduto nel restringimento del diritto di sciopero costituzionalmente garantito“.