Follia al torneo giovanile: padre aggredisce portiere 13enne, frattura al malleolo e ricovero

Al termine di una partita Under 14 tra Csf Carmagnola e Volpiano Pianese, un genitore scatena una violenta rissa, ferendo un ragazzino. La società: “Merita il Daspo a vita”

Torino – Incredibile episodio di violenza alla 45ª edizione del SuperOscar, il prestigioso torneo di calcio giovanile torinese, svoltosi ieri sera, 31 agosto, sul campo del Paradiso Collegno. Al termine della partita tra le squadre Under 14 di Csf Carmagnola e Volpiano Pianese, vinta 1-0 dai carmagnolesi, il padre di un giocatore del Carmagnola ha aggredito il portiere 13enne avversario, provocandogli una frattura al malleolo e diversi traumi. Il giovane è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Martini di Torino, mentre l’aggressore è stato identificato dai carabinieri e rischia conseguenze penali e sportive.

Secondo quanto ricostruito e riportato dalla stampa locale, la tensione è esplosa subito dopo il triplice fischio. Un calciatore del Csf Carmagnola, esultando per la vittoria, avrebbe provocato la reazione del portiere del Volpiano Pianese, dando il via a un parapiglia tra i due 13enni. Dirigenti e allenatori sono intervenuti per separarli, ma la situazione è precipitata quando il padre del ragazzo del Carmagnola ha scavalcato le recinzioni del campo e si è avventato sul giovane portiere avversario. Con calci e pugni, l’uomo ha colpito il ragazzo, causandogli gravi lesioni: il 13enne ha riportato una frattura al malleolo e diversi traumi, come diagnosticato al Pronto soccorso dell’ospedale Martini, dove è stato trasportato in ambulanza.

I carabinieri di Rivoli, intervenuti sul posto, hanno identificato il responsabile, un uomo il cui figlio, neo-tesserato del Carmagnola proveniente dal Chisola, era alla sua seconda partita con la nuova squadra. A denunciare pubblicamente l’episodio è stato Andrea Mirasola, allenatore della squadra Under 14 del Csf Carmagnola, che ha chiesto l’intervento della giustizia sportiva e di quella penale.

Inequivocabile la posizione del presidente del club, Alessio Russo, che ha annunciato l’allontanamento immediato sia del padre sia del figlio dalla società: “Ci costituiremo parte civile nel processo che partirà per accertare quanto successo. Ci scusiamo per l’accaduto, ma non era prevedibile. Quel signore non lo conoscevamo, suo figlio era appena arrivato. Ci dissociamo totalmente: questa persona non rappresenta i nostri valori. Merita un Daspo a vita.

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