Taranto: appicca un incendio che distrugge 50 ettari di bosco e fugge, fermato [VIDEO]

Disposti gli arresti domiciliari per il presunto piromane: il 67enne incastrato dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza.

Taranto – Un terribile incendio è divampato ieri alle 15 a Marina di Pulsano, sul litorale tarantino, e ha interessato la zona boschiva marina compresa tra “Lido Silvana” e “Bosco Caggione” e il villaggio turistico “Fata Morgana”. Le fiamme, agevolate dalle elevate temperature e dalla presenza di forte vento di tramontana, si sono propagate a impressionante velocità, causando ingenti danni ancora in fase di valutazione, a strutture ricettive, auto e abitazioni private, e distruggendo circa 50 ettari di bosco, lo stesso peraltro già coinvolto nell’evento verificatosi nel 2001, con grave nocumento all’equilibrio ecosistemico ed antropico dell’intera area. Il presunto piromane è un 67enne sottoposto agli arresti domiciliari.

Tempestivo è stato l’intervento sui luoghi delle forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco e dei carabinieri che, con una eccezionale azione coordinata di uomini e mezzi, hanno arginato le fiamme contenendo ulteriori pericoli per la popolazione. Nel contempo, i carabinieri Forestali del Gruppo di Taranto, in stretta collaborazione e sotto la costante direzione della Procura di Taranto, hanno immediatamente dato avvio ad una attività di indagine, individuando tempestivamente il punto di insorgenza delle fiamme.

Stabilito l’esatto luogo di ignizione, grazie a immagini ricavate da telecamere poste nelle immediate vicinanze del punto di innesco, situato sul ciglio di una strada comunale e a poche decine di metri dalle prime propaggini boschive, i Carabinieri sono riusciti ad individuare il responsabile dell’evento e a bloccarlo qualche ora dopo, a seguito di mirate ricerche. Così, i carabinieri hanno fermato il 67enne conducendolo presso la sede del Gruppo Carabinieri forestale in Taranto, dove il Pubblico Ministero ha proceduto all’interrogatorio, al termine del quale ha disposto, per l’uomo, la misura cautelare degli arresti domiciliari.

“Le tecniche e procedure utilizzate per l’individuazione dell’origine e delle dinamiche degli incendi ci permettono di effettuare approfondite indagini e, sempre più spesso come in questo caso, di individuare gli incendiari”, ha dichiarato il comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Taranto, Antonio Santaniello aggiungendo inoltre che “è importante che anche ogni cittadino faccia la propria parte, segnalando tempestivamente ai numeri di emergenza 1515 o 112 gli incendi e qualsiasi elemento utile ai fini delle indagini, così da scongiurare danni irreparabili e rendere più agevole il lavoro di noi investigatori nella ricerca dei colpevoli.”

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