La 48enne brasiliana si è gettata dal quarto piano dell’edificio. Ipotesi origine dolosa: voci di un litigio tra i due, l’uomo era al bar in stato alterato e la porta chiusa era stata dall’esterno.
Milano – E’ stato fermato Michael Sinval Pereira, il compagno di Sueli Leal Barbosa, la 48enne operatrice socio-sanitaria di origine brasiliana morta nella notte tra il 5 e il 6 giugno dopo essersi lanciata dal quarto piano per sfuggire alle fiamme divampate nel suo appartamento in viale Abruzzi. L’incendio, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato appiccato volontariamente dall’uomo, ora fermato con l’accusa di omicidio volontario aggravato e incendio doloso.
Le urla, le fiamme, la caduta
A dare l’allarme erano stati i vicini di casa, svegliati da “urla lancinanti”. Alcuni di loro hanno visto la donna gettarsi dalla finestra nel disperato tentativo di salvarsi dal rogo che avvolgeva l’appartamento. I vigili del fuoco sono intervenuti poco dopo la mezzanotte, ma quando sono riusciti a domare le fiamme, Sueli era già gravemente ferita. Trasportata in ospedale in codice rosso, è deceduta poco dopo.
“Chiedeva aiuto, gridava, ma quando sono arrivati i vigili del fuoco le fiamme erano già alte”, ha raccontato all’Ansa una vicina, Maria Bono. Lei e il marito sono riusciti a mettersi in salvo appena in tempo. L’appartamento della vittima è andato completamente distrutto; altri alloggi dello stabile, un edificio di sette piani, sono stati dichiarati temporaneamente inagibili.
Il compagno trovato in un bar: fermato per omicidio
Ieri la polizia ha fermato Michael Sinval Pereira, il compagno della donna, un connazionale di 45 anni, trovato in un bar poco distante dalla scena. L’uomo è stato ascoltato per l’intera giornata in Questura. Il provvedimento di fermo è stato disposto nella tarda serata di ieri dalla pm Maura Ripamonti, che coordina le indagini condotte dalla Polizia e dai Vigili del Fuoco.
Secondo le prime testimonianze, vi sarebbe stata una lite tra i due poco prima della tragedia. In passato, un’altra discussione tra la coppia aveva richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. La porta dell’appartamento, al momento dell’incendio, risultava chiusa dall’esterno.
Sueli, conosciuta e stimata nel quartiere
Sueli Leal Barbosa lavorava all’Istituto dei Tumori di Milano. Aveva un figlio di 10 anni, nato da una precedente relazione, che la sera della tragedia non era in casa perché era col padre. Era molto conosciuta e stimata nel quartiere. “Era una donna gentile, sempre sorridente”, ha ricordato all’Ansa la vicina Maria.
La notizia della sua morte ha colpito anche la comunità brasiliana di Milano. Elisangela Batista da Silva, presidente dell’associazione filantropica Bem, ha ricordato Sueli come “una donna buona, sempre pronta ad aiutare gli altri”. L’associazione si è detta pronta a sostenere ogni iniziativa di solidarietà per il figlioletto, che si è salvato solo perché era dal padre, e i familiari.
Indagini tecniche: rogo doloso, ma si attende conferma
I rilievi della Scientifica e del Nucleo investigativo antincendio dei Vigili del Fuoco sono proseguiti per tutta la giornata. L’appartamento è stato devastato da un incendio definito flashover, ossia un rogo che si sviluppa e si diffonde rapidamente. “La situazione è abbastanza chiara”, ha dichiarato Michele Giacalone, capo reparto del Nucleo antincendio della Direzione regionale Lombardia. Ma sull’origine dolosa del fuoco, per ora, non si sbilancia: “Lo abbiamo capito, ma non possiamo dirlo: è tutto nelle mani della magistratura”.