L’azienda e le società della filiera avranno prorogato di 1 anno l’accordo di fornitura. In 12 mesi dovranno diversificare la loro clientela.
Roma – Buone notizie, almeno per ora, per i 97 lavoratori di Trasnova per cui erano stati annunciati i licenziamenti. Stellantis si è infatti impegnata alla proroga del contratto di fornitura per un anno con Trasnova, che quindi revoca i licenziamenti. Lo prevede l’accordo raggiunto al tavolo del Mimit. La proroga riguarderebbe anche le aziende di subappalto Logitech, Teknoservice e Csa per cui viene garantita la prosecuzione dell’attività in totale per circa 300 lavoratori. Trasnova, nei prossimi 12 mesi dovrà trovare comunque una soluzione per i propri lavoratori diversificando le attività e utilizzando gli strumenti di legge previsti dalle situazioni di crisi.
Da giorni i lavoratori di Pomigliano d’Arco erano raccolti in presidio per protestare contro la decisione e scongiurare i licenziamenti. Tanto da aver scritto direttamente al Capo dello Stato Sergio Mattarella. “Caro Presidente, ti scrivono i 54 lavoratori della Trasnova che lavorano allo stabilimento Stellantis Gianbattista Vico di Pomigliano d’Arco”. Iniziava così la lettera inviata dai dipendenti della Trasnova a Mattarella per illustrargli lo stato della vertenza e per chiedere un intervento affinché nessun posto di lavoro andasse perso. I lavoratori, nel loro appello a Mattarella ricordavano di essere dal 2 dicembre “in presidio permanente davanti ai sei ingressi della fabbrica” perché Stellantis aveva deciso di “non rinnovare la nostra commessa. Trasnova ci ha mandato le lettere di licenziamento, a fine anno non avremo più certezze per il nostro futuro”, scrivevano.
Poi oggi la buona notizia: i pochi lavoratori di Trasnova rimasti al presidio davanti allo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco (Napoli), stanno festeggiando l’accordo della proroga di un anno con caroselli di auto nel piazzale antistante la fabbrica. La notizia del ritiro dei licenziamenti, infatti, ha rassicurato i manifestanti, accerchiati da lavoratori di Stellantis che da stamattina stavano facendo loro compagnia. I lavoratori, secondo quanto trapelato, dovranno ora lasciare il presidio per consentire la ripresa delle attività nello stabilimento fermo da martedì scorso per mancanza di materiale.
L’accordo siglato al Mimit “nasce nel solco del senso di responsabilità di Stellantis che, nei giorni scorsi, aveva dato la propria disponibilità a supportare Trasnova per risolvere questa delicata situazione”. Lo riferisce una nota del gruppo automobilistico. “E’ stata infatti la stessa Stellantis – sottolinea – che ha proposto questo tipo di soluzione che permetterà a Trasnova, nell’arco dei prossimi 12 mesi, di poter intervenire per realizzare una soluzione complessiva e definitiva nei confronti dei lavoratori coinvolti con gli appositi strumenti che regolano le situazioni di crisi e trovare, secondo l’accordo, anche misure di diversificazione della clientela”. “Lo stop ai licenziamenti – sottolinea il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso – rappresentano un segnale concreto di responsabilità in un momento cruciale per il settore automobilistico. La nostra bussola è la tutela del lavoro e della produzione italiana, gestendo nel modo più condiviso possibile la transizione in atto. Mi auguro che sia l’inizio di un nuovo e fattivo percorso anche con Stellantis”.
Nell’incontro al Mimit, a seguito dell’apertura di procedure di licenziamenti verso oltre 300 lavoratori di Trasnova, Logitech, Teknoservice e Csa dopo la comunicazione di recesso delle commesse da parte di Stellantis, “su richiesta sindacale unitaria si è ottenuta la proroga di 12 mesi dei contratti di servizio e quindi la revoca di tutti i licenziamenti”, affermano Fim Fiom Uilm Fismic Uglm e Aqcfr sottolineando che ciò è stato reso possibile grazie anche alle iniziative dei lavoratori in presidio da giorni. “Il tempo conquistato dovrà essere utile per trovare soluzioni strutturali per Trasnova e per l’intero settore, adottando le giuste politiche industriali. Grande attenzione quindi sarà ulteriormente posta per quanto concerne il prossimo tavolo ministeriale del prossimo 17 dicembre”, concludono i sindacati.
Nell’ambito del caso Stellantis, dopo i lavoratori di Trasnova avevano chiesto aiuto a Mattarella anche i 101 operai di Logitech, azienda in subappalto alla prima. “Signor Presidente, padre di tutti gli italiani, ci appelliamo a lei per un aiuto che possa salvare noi e le nostre famiglie da quest’ingiustizia e che possa ridarci il nostro lavoro, la nostra serenità e soprattutto la nostra dignità. Signor Presidente, abbiamo bisogno di un miracolo natalizio”. L’appello era dunque a intervenire nella vertenza secondo cui i 101 addetti risultano licenziati dal primo gennaio.