Sparo di Capodanno, Pozzolo condannato a un anno e tre mesi

L’ex deputato di FdI riconosciuto colpevole di porto illegale d’arma. Assolto dall’accusa sulle munizioni a espansione.

Biella – Emessa la sentenza nel processo a carico di Emanuele Pozzolo, ex parlamentare di Fratelli d’Italia, per i fatti accaduti la notte di Capodanno del 2024 a Rosazza. Il giudice ha condannato l’imputato a un anno e tre mesi di reclusione con pena sospesa, una decisione che arriva dopo mesi di procedimento giudiziario su un episodio che aveva suscitato notevole clamore mediatico.

La condanna riguarda specificatamente il reato di porto illegale di arma da fuoco, una mini pistola North American Arms che Pozzolo deteneva legalmente, ma che avrebbe portato con sé in circostanze non consentite dalla legge. La pubblica accusa aveva richiesto una pena più severa, pari a un anno e mezzo di reclusione, ma il tribunale ha optato per una riduzione della sanzione.

Elemento significativo della sentenza è l’assoluzione dall’accusa relativa al porto di munizionamento a espansione. Il giudice ha motivato la decisione con la formula “perché il fatto non sussiste”, escludendo quindi la sussistenza stessa di questo reato. Le munizioni a espansione, spesso chiamate proiettili “dum-dum”, sono progettate per aumentare il danno ai tessuti e il loro porto è severamente regolamentato dalla legge italiana.

L’episodio al centro del procedimento risale alla notte tra il 31 dicembre 2023 e il 1° gennaio 2024, quando durante i festeggiamenti di Capodanno a Rosazza, un piccolo comune della provincia di Biella, uno sparo aveva ferito un uomo. L’evento aveva immediatamente attirato l’attenzione dei media nazionali, anche per il coinvolgimento di una figura politica di primo piano.

All’uscita dal tribunale, Pozzolo ha commentato la sentenza sottolineando come sia stata “sgretolata un’altra parte delle accuse che erano state montate dai media”. La sentenza potrà comunque essere impugnata nei gradi successivi di giudizio.