Un’indagine condotta su una società esercente l’attività di noleggio sci ha evidenziato la sistematica evasione di una parte dei ricavi condotta grazie alla modifica di un programma di software gestionale.
Bolzano – Nell’ambito dei controlli fiscali svolti nei confronti delle imprese operanti nel comparto turistico, la Compagnia della Guardia di Finanza di Bressanone ha individuato una società gardenese, esercente l’attività di “Noleggio Sci”, che nella prima metà della stagione invernale 2022/2023 è riuscita ad occultare al Fisco oltre 50 mila euro di corrispettivi. Il negozio di attrezzature sportive aveva, infatti, pensato di nascondere una parte dei propri ricavi con una “piccola modifica” del software utilizzato come gestionale.
L’attività di noleggio di attrezzature sciistiche, per come è strutturata, non permette semplicemente di intascare il pagamento del corrispettivo dovuto senza lasciare, o quasi, traccia: in qualche modo è necessario monitorare il periodo di affitto delle attrezzature, sapere quando rientreranno in magazzino, quando le stesse potranno essere affittate ad un nuovo cliente. Bisogna, quindi, prendere nota di cosa entra e cosa esce dal proprio esercizio commerciale, avendo contezza, in ogni momento, di chi abbia la disponibilità delle attrezzature affittate.
Questo ha obbligato il negoziante ad aguzzare l’ingegno e dotare i pc del proprio negozio di una “contabilità parallela”, attivabile con una rapida successione di comandi attraverso la tastiera: una volta deciso che quella prestazione dovesse essere nascosta al fisco, era sufficiente digitare la combinazione segreta e il gestionale consentiva di creare una nuova scheda cliente, contenente tutti i dettagli necessari, che però non avrebbe alimentato gli elenchi delle prestazioni da esibire in caso di controlli.
Con questo accorgimento il Noleggio sci è riuscito a garantirsi, in soli 4 mesi, da dicembre 2022 a marzo 2023, un guadagno extra, esentasse, superiore a 50 mila euro, senza dover rinunciare ai comfort di una gestione informatizzata. L’intervento delle Fiamme Gialle non ha consentito, però, di protrarre ulteriormente il danno nei confronti dell’Erario, che nel brevissimo periodo aveva già superato i 10 mila euro. Una volta scoperto il trucchetto, è stato, infatti, avviato un controllo fiscale e, in contraddittorio con la parte, è stato ricostruito l’ammontare dei ricavi occultati al fisco con questo stratagemma.
L’attività condotta si è collocata nell’ambito di una più ampia campagna di controlli fiscali che ha permesso, altresì, di constatare la presenza di un significativo numero di aziende che operano nel settore in maniera regolare: proprio a beneficio di queste si rivolge l’attività di contrasto all’evasione fiscale condotta dalla Guardia di Finanza, che in essa trova la propria prioritaria missione istituzionale, a tutela degli imprenditori onesti.