Smantellata “Ghost”, piattaforma online del crimine: 51 arresti, anche latitante italiano

Europol ed Eurojust hanno provveduto a chiuderla: utilizzata per droga e riciclaggio. C’è un arrestato del clan Tornese-Padovano.

Roma – Smantellata una piattaforma online di comunicazione crittografata utilizzata in tutto il mondo dalla criminalità organizzata: si chiamava Ghost e e Europol ed Eurojust, insieme alle forze dell’ordine e alle autorità giudiziarie di tutto il mondo, hanno provveduto a chiuderla. Decine, gli arresti di sospetti in vari Paesi, uno in Italia collegato alla Sacra Corona Unita. La piattaforma, conosciuta appunto come Ghost, veniva utilizzata come strumento per svolgere una vasta gamma di attività criminali, tra cui il traffico di droga su larga scala, il riciclaggio di denaro, episodi di violenza estrema e altre forme di crimine grave e organizzato”.

L’uomo arrestato nel nostro Paese, figura di rilievo del clan mafioso Tornese-Padovano, era latitante dal maggio 2023, quando era sfuggito all’esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Lecce, in quanto gravemente indiziato di associazione mafiosa. La direttrice esecutiva di Europol, Catherine De Bolle, ha dichiarato: “Oggi abbiamo chiarito che le reti criminali non possono sfuggire al nostro sforzo collettivo. Le Forze dell’ordine di 9 paesi, insieme a Europol, hanno smantellato uno strumento che era una rete di salvataggio per il crimine organizzato grave. Questa operazione è ciò per cui Europol è fatta: trasformare la collaborazione in risultati concreti riunendo le persone, gli strumenti e l’esperienza giusti per affrontare ogni aspetto di questa operazione complessa”.

L’Italia ha partecipato all’operazione con la Direzione centrale per i servizi antidroga (Dcsa), la Squadra mobile di Lecce, la Direzione distrettuale antimafia di Lecce, la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e il Servizio centrale operativo della Polizia di Stato (Sco).

Ghost era molto popolare tra le organizzazioni criminali grazie alle sue avanzate caratteristiche di sicurezza, per le quali gli utenti potevano acquistare lo strumento senza dover dichiarare alcuna informazione personale. I messaggi erano crittografati e potevano essere seguiti da un codice che avrebbe comportato l’autodistruzione di tutti i messaggi sul telefono che li avrebbe ricevuti. Questo permetteva alle reti criminali di comunicare in modo sicuro, evitare il rilevamento, contrastare le misure forensi e coordinare le loro operazioni illecite oltre confine.

Poiché i server della struttura sono stati trovati in Francia e Islanda, i proprietari della società si trovavano in Australia e le attività finanziarie erano situate negli Stati Uniti, è stata avviata un’operazione globale contro il servizio telefonico. Lo smantellamento della rete ha coinvolto una serie di raid coordinati e interventi tecnici. Nel corso dell’indagine, 51 sospetti sono stati arrestati: 38 in Australia, 11 in Irlanda, uno in Canada e uno in Italia appartenente al gruppo mafioso italiano Sacra corona unita.

L’attività internazionale ha consentito di prevenire numerose minacce alla vita e di individuare un laboratorio di droga in Australia, oltre a permettere il sequestro di armi, droga e di oltre un milione di euro in contanti a livello globale. Per facilitare le indagini sulle attività illecite facilitate da questa piattaforma di comunicazione, è stata istituita presso Europol una Task force operativa (Otf) nel marzo 2022, coinvolgendo autorità di polizia di Australia, Canada, Francia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Svezia e Stati Uniti, sotto la supervisione giuridica dei paesi del Joint investigation team (Jit).

Un Centro operativo congiunto è stato costituito anche presso la sede di Europol durante i giorni di azione, dove rappresentanti dei membri dell’Otf e funzionari di Europol hanno fornito supporto e facilitato il coordinamento delle attività operative simultanee che si svolgevano in tutto il mondo.

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