Si alle guardie volontarie per sorvegliare il Comune più inquinato d’Europa

L’interrogazione per autorizzare l’utilizzo di agenti ecologi volontari, già impiegati da numerosi enti locali in ausilio alle forze dell’Ordine, è stata avanzata da Renato Soffritti, consigliere di minoranza nel Comune di Parona, in provincia di Pavia. L’area industriale della zona risente di un alto tasso di inquinamento ambientale che negli anni pare sia aumentato specie per quanto attiene le emissioni di diossine.

“…In attesa che l’Italia diventi di nuovo uno stato normale come tanti altri, dove si tengono riunioni e consigli Comunali in presenza senza il ricatto del Green Pass – afferma Renato Soffritti, consigliere di minoranza del Comune di Parona e noto ambientalista – ho deciso di presentare un’interrogazione con risposta scritta per rendere noto che cosa succede a Parona…”

…Si intende fare studi epidemiologici sulle diossine – continua Soffritti la cosa è strana perché quando chi li propone non governava sosteneva che i dati dello studio Negri sulle diossine erano eccessivi…”

Sulle diossine il consigliere riporta le parole dette durante la trasmissione Tv7 del 1/12/2018 dal responsabile dell’ATS di Pavia. Alla domanda dell’intervistatrice su come si ripulisca un terreno contaminato da diossina, il responsabile risponde: “…Prima che questa si dimezzi, passano dei decenni, in media cinquant’anni, l’unico modo per eliminarla sarebbe decorticare dai dieci ai venti centimetri di suolo…”.

Se i diversi studi fatti su Parona hanno già evidenziato negli anni una sproporzione notevole rispetto ai dati degli altri paesi coinvolti, sarebbe meglio spendere questi soldi per scopi più efficaci. Con un inceneritore che brucerà anche i fanghi dopo averli essiccati, grazie alla nuova autorizzazione di 137.000 tonnellate annue in più, la diossina nei terreni non può che aumentare. Con l’interrogazione il consigliere Soffritti suggerisce che il Comune potrebbe unirsi in consorzio con altri paesi per controllare meglio il territorio con delle Guardie Ecologiche Volontarie, GEV.


L’inceneritore di Parona

“…Un eminente professore ha detto con un tocco d’ironia che le schiume radioattive di Ambivere potevano pure essere mangiate da quanto poco erano pericolose – aggiunge Soffritti forse sarebbe il caso di non sprecare soldi in studi e sarebbe più sensato destinarli per finanziare e controllare con modiche spese il territorio lombardo già abbastanza martoriato…”.

Per il consigliere, anziché screditare gli altri paesi, come nel caso della bufala secondo cui una sola ditta di Mortara inquinava dieci volte l’insieme di tutte le ditte di Parona, sarebbe meglio impegnarsi nel migliorare la triste notorietà del comune noto come il più inquinato d’Europa.

Le acque del torrente Dordo in provincia di Bergamo

Ora si è arrivati agli scarti non solo da essicare ma addirittura da bruciare. Se il territorio aveva eccessi industriali già ai tempi non si capisce come possa essere accettabile aggiungere schiume radioattive e trattare pure i fanghi.

È del tutto ragionevole chiedere un minimo impegno economico al fine di sorvegliare il territorio con le Guardie Ecologiche Volontarie, un territorio che diventa via via sempre più inospitale e deturpato a causa della negligenza della classe dirigente.

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