Sfiducia Santanché: opposizione prova a saldarsi, Pd vota la mozione del M5S 

Il testo: “la situazione soggettiva del ministro del Turismo sempre più incompatibile con la delicatezza degli incarichi ricoperti”.

Roma – L’opposizione prova a saldarsi sulla mozione di sfiducia a Daniela Santanchè, che approda oggi all’esame dell’aula della Camera, con la discussione generale del provvedimento. Sulla mozione, prima firma del capogruppo del M5s Francesco Silvestri, è arrivato l’ok del gruppo del Partito democratico, che la sottoscriverà e la voterà. I dem, tra l’altro, hanno apprezzato il fatto che il testo accolga un precedente ordine del giorno simile presentato dalla deputata Pd Chiara Gribaudo. Il M5s, intanto, ha aggiornato il contenuto del provvedimento depositato in vista della discussione in aula, inserendo le fattispecie legate all’indagine per truffa nell’utilizzo dei fondi Covid relativa alla società riconducibile alla ministra del Turismo.

“La situazione soggettiva del ministro, alla luce dei fatti emersi, risulterebbe sempre più incompatibile con la delicatezza degli incarichi ricoperti, non potendo l’Italia proseguire ad avere un Governo i cui membri espongano il sistema Paese a situazioni perniciose derivanti dalla commistione di interessi pubblici e privati”, si legge nella mozione. Ed “è imprescindibile che il nostro Paese e le sue istituzioni siano salvaguardate, nel loro prestigio e nella loro dignità, anche attraverso il doveroso principio di ‘onorabilità’ per coloro a cui sono affidate funzioni pubbliche. Ne consegue la responsabilità politica anche del Presidente del Consiglio dei ministri, che, ai sensi dell’articolo 95 della Costituzione, dirige la politica generale del Governo”, prosegue il testo in cui la Camera “esprime la propria sfiducia al Ministro del turismo, senatrice Daniela Garnero Santanchè, e lo impegna a rassegnare le proprie dimissioni”.

L’Aula della Camera

Il voto alla mozione sulla Santanchè alla luce dell’indagine della procura di Milano sul caso Visibilia, secondo il calendario dell’ultima capigruppo della Camera, dovrebbe comunque tenersi in settimana, tra oggi e domani. Sarà un voto nominale, quindi non segreto come era trapelato in un primo momento. La Camera si esprimerà sulla ministra del Turismo subito dopo essersi pronunciata su un’altra mozione di sfiducia già in calendario e già discussa in aula: quella a Matteo Salvini. La sfiducia al ministro di Trasporti, per la vicenda del patto con il partito pro Putin ‘Russia Unita’, è stata già sottoscritta da tutte le opposizioni. Ma con la eccezione di Italia viva.

Sulla sfiducia alla Santanchè, oltre a M5s e Pd sulla stessa linea, c’è il sì di +Europa, mentre il gruppo di Avs sta valutando in queste ore la possibilità di sottoscrivere il testo Silvestri o presentare una propria mozione. Azione, invece, ha formalmente fatto arrivare il proprio ok, ma con alcuni distinguo. “Come anticipato da Carlo Calenda, Azione alla Camera voterà a favore della mozione di sfiducia alla ministra Santanchè”, ha annunciato la portavoce di Azione Mariastella Gelmini.

“Personalmente ho una posizione diversa: sono da sempre garantista e quindi contraria a mozioni di sfiducia individuali -ha proseguito Gelmini-. Così come dichiarato anche dal collega Enrico Costa, questa non è una mozione politica sul lavoro della ministra, ma nasce da una vicenda giudiziaria e come tale credo che rappresenti un precedente pericoloso”. Italia viva, come su Salvini, non ha aderito all’iniziativa delle altre opposizioni.

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