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Scrivere a mano fa bene alla mente: elogio di un’arte quasi dimenticata (ma che sta tornando)

La pratica amanuense stimola la memoria e l’apprendimento e favorisce la riflessione per i suoi tempi “slow”.

Roma – Da quando si scrive usando le tastiere dei computer, non si fa che parlare di introdurre questi strumenti sin dalla formazione scolastica. Recenti studi, tuttavia, hanno dimostrato gli effetti benefici della scrittura a mano sull’apprendimento e sulla memoria. Questo accade perché con la biro o la matita si mettono in moto la memoria biologica e quella sensoriale, che rafforzano a loro volta quella della parola o del testo. D’altronde, l’attività amanuense risale alla notte dei tempi ed è sopravvissuta all’introduzione della stampa, della macchina da scrivere e del computer.

Uno studio condotto nel 2021 dal “Centro per la ricerca sulla cognizione e l’apprendimento” dell’Università di Poitiers, Francia, ha dimostrato che la memoria fa più fatica quando si sta digitando rispetto a quando si scrive a mano. Nel primo caso, si impiega meno tempo ma si riducono le risorse a disposizione per memorizzare. Inoltre, la scrittura a mano, rispetto a quella con la tastiera, coinvolge processi sensomotori più complessi e informazioni più dettagliate, per cui i testi scritti a mano restano più profondamente impressi nella memoria. Del resto i benefici della scrittura a mano sono noti a molti governi occidentali i quali –come riporta l’Economist, settimanale d’informazione politico-economica in lingua inglese- hanno inserito nei loro piani di istruzione l’insegnamento di questa pratica sin dall’età di sei anni.

La scrittura a mano è un ottimo strumento di apprendimento e memoria

Come spesso succede quando si tratta di processi culturali che riguardano l’insegnamento, soprattutto nella scuola di base, si scontrano diverse visioni del mondo, col rischio di cadere in estremizzazioni che non portano da nessuna parte. Come è accaduto in alcuni Stati statunitensi, in cui è stato vietato tout court l’utilizzo dei personal computer nella didattica. In certi casi particolari, la scrittura al computer offre notevoli vantaggi e benefici rispetto a quella a mano. E’ stata effettuata una analisi combinata con i dati di più studi condotti su di uno stesso argomento, riguardante le differenze tra testi scritti a mano e con un computer da parte di studenti con disabilità o con difficoltà nella scrittura a mano. Il risultato è stato che l’uso del computer può migliorare la qualità dei testi, aumentandone la lunghezza.

Scrittura a mano vs scrittura su tastiera: una ricerca mostra vantaggi e svantaggi

Inoltre, gli effetti sono ancora più importanti se nei programmi utilizzati sono inseriti strumenti che rendono più semplice la revisione dei testi e offrono supporti aggiuntivi, come, ad esempio, correttori ortografici o riconoscimento vocale. L’uso della tastiera può produrre vantaggi –sempre secondo gli studiosi del settore-quando c’è l’urgenza di trascrivere velocemente dei testi primi di essere dimenticati. In questo caso prendere appunti è controproducente perché non si riesce a conciliare la scrittura con gli appunti. Virginia Berninger, docente emerita di psicologia all’Università di Washington ha fatto dichiarazioni all’Economist che passeranno alla… Storia:

“Ciascuna modalità di scrittura ha una propria utilità: ci sono vantaggi comprovati nella scrittura a mano, come ce ne sono per la scrittura in corsivo più rapida, e per quella tramite tastiera”.

E’ chiaro che le ricerche, soprattutto nel settore delle scienze sociali, si basano su dati e statistiche, anche quando si fanno delle affermazioni che sono l’esaltazione della banalità allo stato puro. I nostri nonni, pur non essendo professori emeriti di nessuna Università, lo erano, però, di “vita vissuta” e di “cultura contadina” sarebbero giunti alla stessa conclusione, perché i vantaggi e gli svantaggi sono insiti in ogni scelta che si fa e in ogni azione che si compie.

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