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Scontro in Senato sul caporalato, il question time a Lollobrigida accende la miccia

Intanto arriva un emendamento al dl agricoltura che prevede che Inps e Inail potranno indire concorsi per assumere fino a 514 ispettori.

Roma – “Siamo intervenuti con il massimo impegno, in stretta collaborazione con gli altri Ministeri
competenti, sulle diverse e complesse questioni legate al tema del lavoro agricolo irregolare e contro ogni forma di sfruttamento nel quadro di una piena attuazione della legge e del contrasto al caporalato tanto sul fronte della repressione quanto della prevenzione. Tutti temi almeno sul piano dell’efficacia non trattati adeguatamente dagli altri Governi. Ricordo che il governo Renzi operò una depenalizzazione sciagurata del reato di somministrazione illecita di manodopera i cui effetti devastanti hanno portato solo nei primi due anni a un incremento di questo genere di violazione del 39%, solo grazie al governo Meloni il reato di somministrazione illecita è stato finalmente reintrodotto”. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, durante il question time in Senato citando il caso di Satnam Singh hanno acceso la miccia delle opposizioni.

Il tragico evento avvenuto il provincia di Latina, ha specificato Lollobrigida nel question time dedicato proprio alla morte del bracciante agricolo, “in cui ha perso la vita il 31enne Satnam Singh richiama l’urgenza del pieno rispetto delle regole e della stringente tutela dei diritti, continuando a intervenire affinchè questi episodi criminali non trovino più spazio nel nostro sistema agricolo, costituito da una generalità di imprese serie che agiscono nel rispetto della legge. Sin dall’insediamento, il Governo Meloni ha operato in questa direzione, mettendo in campo una pluralità di azioni nei diversi ambiti lavorativi e su tutto il territorio nazionale, sulla base degli specifici contesti territoriali”.

“Non avrei mai immaginato di sentire il ministro Lollobrigida dire una bugia grossa come una casa: l’unico governo che ha reso perseguibile concretamente come reato il caporalato è stato quello di Matteo Renzi nel 2016. Le pene sono state alzate e sono stati tolti tutti gli appigli che mettevano al riparo gli sfruttatori. La bugia, già detta dalla premier Meloni, è grossa, e ripeterla in questo contesto è veramente deplorevole”, ha replicato la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva.

“Il governo Meloni – ha aggiunto Paita – avrebbe dovuto mettere le risorse per superare il problema degli alloggi indecenti e dei ghetti, cosa che non è stata fatta, e per avere più controlli e più ispettori. Con i controlli il problema del caporalato si può risolvere, attuando ciò che la ministra Bellanova nel 2020 aveva scritto su una legge che è patrimonio di tutti, e che non può trovare attuazione senza fondi. Lollobrigida, di fronte a una morte così tragica, prova a buttare la palla in tribuna“. “Il fenomeno del caporalato è conosciuto e contro di esso gli strumenti e le normative ci sono“, aveva detto la senatrice Dafne Musolino di Italia Viva, illustrando l’interrogazione. “Vogliamo uscire dalla retorica e affrontare il problema dando attuazione alle leggi e applicando le sanzioni?”, ha chiesto Musolino.

Dal M5S arriva l’affondo della senatrice Gisella Naturale: “E’ assolutamente insufficiente la risposta del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, al nostro QT con cui, fra le altre cose, gli chiedevamo se e come il Governo intenda utilizzare i 200 milioni di euro previsti dal Pnrr per il superamento dei ghetti degli immigrati. Preziose risorse che finora risultano ferme a causa dell’inerzia di questo Governo. Il ministro ha usato il tempo a sua disposizione per attaccare i precedenti esecutivi e le amministrazioni locali, senza però fornire risposta sul punto. Un atteggiamento imbarazzante. Invece di muovere accuse contro questo o quello,
Lollobrigida&Co. si rimbocchino le maniche e si mettano a lavorare”.

E ancora la senatrice del Pd Annamaria Furlan: “Non siamo soddisfatte dalla risposta del ministro Lollobrigida alla nostra interrogazione. Di fronte alla tragica morte di Satnam Singh servono chiarezza e interventi strutturali importanti e immediati, non basta qualche impegno per combattere la tragedia del caporalato. Stiamo parlando di lavoratrici e lavoratori ridotti in schiavitù“. “Credo che bisognerebbe tutti insieme uscire dalla retorica – ha detto in Aula la senatrice Susanna Camusso, della Commissione Affari sociali, lavoro, sanità – quello di Singh è stato un omicidio, chiamiamolo con il suo nome. Certo è stato innescato da un incidente sul lavoro del quale il lavoratore non ha avuto colpa, ma poi la vicenda si è articolata in un omicidio, che rientra in un sistema organizzato di sfruttamento che dura da molti anni.

braccianti il giornale popolare

Intanto un emendamento al decreto Agricoltura depositato alla commissione Industria del Senato, prevede che l’Inps e l’Inail potranno indire concorsi per assumere nel 2024 fino a 514 nuovi ispettori da destinare alla lotta al caporalato e al lavoro sommerso. L’Inps è autorizzato ad assumere a tempo indeterminato, fino a 403 unità di personale da inquadrare nell’area funzionari, famiglia professionale ispettore di vigilanza. L’Inail ne potrà assumere fino a 111. Le assunzioni avverranno tramite una procedura concorsuale pubblica congiunta per titoli ed esami, su base regionale, anche svolta mediante l’uso di tecnologie digitali. 

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