La protesta ha riguardato i lavoratori delle strutture a quattro o cinque stelle che fanno parte di Confindustria, agitazione a Palermo.
Roma – Stipendi fermi da sei anni e precarietà sono alcuni dei problemi per i quali alcuni sindacati dell’industria turistica hanno indetto uno sciopero. A incrociare le braccia il 15 agosto soprattutto gli addetti alle reception, al servizio in sala e nelle stanze di alberghi di quattro stelle e superiori. Lavoratori e lavoratrici con contratti in aziende che appartengono generalmente a catene strutturate e che fanno parte di Confindustria.
Uno sciopero che nella settimana ha coinvolto già l’Emilia Romagna e la Toscana, dopo lo rottura della trattative con Federturismo e Aica sul rinnovo del contratto nazionale, scaduto da sei anni. Anni in cui, dopo il Covid, il turismo è in forte espansione e il non adeguamento della retribuzione all’inflazione in questi sei anni significa anche un danno a livello pensionistico specificano i rappresentanti regionali di Filcams Fisascat e Uiltucs. Intanto alcuni balneari hanno aderito alla serrata di due ore degli stabilimenti indetta da SIB Confcommercio e FIBA Confesercenti per sensibilizzare il governo sulla regolamentazione delle concessioni.
A ferragosto sciopereranno anche a Palermo le lavoratrici e i lavoratori dell’industria turistica per il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Filcams Cgil Palermo, Fisascat Cisl Palermo Trapani e Uiltucs Sicilia hanno aderito alla mobilitazione indetta a livello nazionale dalle rispettive segreterie che ha previsto lo stato
di agitazione dei lavoratori con un pacchetto di 16 ore di sciopero da svolgere a livello territoriale. A sei anni dalla scadenza e dopo due anni di trattative, si è interrotto per l’ennesima volta il negoziato con Aica Federturismo-Confindustria per il rinnovo del contratto nazionale dell’industria turistica.
“Al tavolo di trattativa nazionale – spiegano i segretari generali Giuseppe Aiello della Filcams Cgil Palermo, Stefano Spitalieri della Fisascat Cisl Palermo Trapani e Ida Saja della Uiltucs Sicilia – la richiesta dei sindacati è stata quella di procedere con celerità alla definizione di un nuovo contratto escludendo l’introduzione di qualsiasi elemento che potesse peggiorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori. I sindacati hanno chiesto piuttosto di introdurre nel nuovo contratto di lavoro interventi migliorativi della parte normativa sul contrasto a violenza e molestie nei luoghi di lavoro, congedi per le donne vittime di violenza, genitorialità
e bilateralità nonché aumenti salariali dignitosi che rispettino maggiormente agli attuali costi della vita”.
“Purtroppo – continuano i sindacalisti – Federturismo-Confindustria e Aica non solo hanno respinto le richieste avanzate dai sindacati ma, per di più, hanno chiesto modifiche peggiorative su istituti
fondamentali quali, ad esempio, il tempo determinato, l’apprendistato e la flessibilità oraria e richiedendo
l’introduzione della reperibilità per le lavoratrici e i lavoratori del settore. Ecco perché il prossimo 15 agosto
sciopereranno a Palermo le lavoratrici e i lavoratori dell’Hotel NH e del Grand Hotel delle Palme, strutture alberghiere che, nel palermitano, applicano i contratti dell’industria turistica”.