Tanta paura, gente in strada e notte in bianco per migliaia di persone. Circa 150 le scosse registrate.
Napoli – Prima una scossa di magnitudo 3.5, avvertita molto chiaramente alle 19.51. E poi lo sciame, con la scossa più forte di magnitudo 4.4 alle 20.10, la più potente registrata da 40 anni a questa parte da quando è ricomparso il fenomeno del bradisismo ai Campi Flegrei. A Napoli e nei Campi Flegrei, zona dell’epicentro (e già interessata ieri mattina da altre scosse), ieri sera è scattato il panico: tanta paura, gente in strada. Decine di scosse sono state registrate dalle 19.51 alle 23, circa 150 in tutta la notte.
A Bagnoli molte auto con persone a bordo si sono messe in sosta lungo il grande viale della ex base Nato. A Pozzuoli in tanti hanno trovato riparo a bordo di auto posteggiate lontane dagli edifici, oppure nelle due piccole tendopoli allestite dalla Protezione civile rapidamente nella zona del porto e in quella di lungomare Pertini, per far fronte alla paura di molti di trascorrere la notte.
Terremoto: crepe e caduta cornicioni, ma nessun danno alle persone
Molte le segnalazioni di crepe e caduta di cornicioni, intonaci e piastrelle nelle zone prossime all’epicentro. La gran parte degli abitanti ha trascorso la notte in bianco, ma per fortuna non si è registrato nessun danno alle persone. Qualche danno anche all’interno dei negozi, che stamani hanno riaperto mentre le persone hanno fatto ritorno alle loro case.
La scossa di magnitudo 4.4 delle ore 20.10 si è verificata, secondo quanto si apprende dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, a una profondità di tre chilometri. Il fenomeno è stato avvertito anche sull’isola di Procida e nei comuni dell’hinterland napoletano, come Casavatore e Giugliano in Campania e persino Afragola.
Terremoto: Protezione civile allertata, sgomberate alcune famiglie a Pozzuoli
La macchina della Protezione civile è in moto. Su richiesta della Protezione civile della Regione Campania è stato disposto l’invio di 400 brandine nella disponibilità del CAPI del Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, con sede a Capua, presso i comuni di Bacoli e Pozzuoli. Una misura “essenzialmente cautelare, per fare in modo che le brandine siano subito a disposizione della popolazione locale in caso di necessità”, sottolinea il canale ufficiale. Sono 50 gli interventi svolti dai vigili del fuoco per verificare gli edifici. Tre sono stati sgomberati per precauzione nella notte a Pozzuoli. I pompieri hanno anche messo in sicurezza parecchi cornicioni pericolanti.
Terremoto: monitoraggi in corso da parte dell’Ingv
Il sindaco di Pozzuoli ha esortato i cittadini a mantenere la calma: ha ricevuto la chiamata del ministro Musumeci, che “si è messo a totale disposizione per ogni cosa”. L’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv continua le attività di monitoraggio ordinarie e straordinarie al fine di “individuare anche le più piccole variazioni nei parametri di monitoraggio utili per definire al meglio l’attuale fenomeno in corso”.
Inoltre, le strutture dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dedicate al monitoraggio dell’area della caldera dei Campi Flegrei “sono sempre operative h24 e oggi saranno effettuate misure e campionamenti in alcuni siti della caldera”.
L’Ingv, con la sua sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano, “è costantemente in collegamento con la Protezione Civile nazionale, regionale e con i Comuni interessati, oltre che con tutte le Autorità competenti alla tutela del territorio”.
ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO