Il 55enne di Piove di Sacco lavorava nel punto vendita di Marghera: in 27 anni mai un richiamo.
Venezia – Poco meno di 300 euro. A tanto ammontava l’ammanco che la Metro, nota catena della grande distribuzione di merci all’ingrosso, imputava a un 55enne originario di Piove di Sacco, dipendente del settore vendite nel negozio di Marghera, alle porte di Venezia. Una somma sufficiente a giustificarne il licenziamento, ricevuto tramite raccomandata. E lui, dopo quasi trent’anni di onorato servizio nella catena, non ha retto e si è tolto la vita nella sua casa di Pontelongo, in provincia di Padova.
Tutto era iniziato quando l’uomo, trasferito a Marghera dopo aver lavorato nei punti vendita di Padova e in Friuli, aveva assicurato ad alcuni clienti uno sconto non previsto di 280 euro nella consegna della merce. La Metro ha avviato la contestazione della presunta irregolarità “nelle procedure interne” con una prima lettera a fine giugno, ricevuta la quale l’impiegato si era rivolto alla Cgil, che gli aveva fissato un appuntamento per il 3 settembre. Poi è arrivata una seconda lettera, contenente l’annuncio del licenziamento, effettivo da inizio di agosto. A quel punto all’uomo è crollato il mondo addosso e domenica 11 agosto ha deciso di farla finita.
Il gruppo Metro ha diffuso un comunicato: “Abbiamo appreso con molto dolore della scomparsa improvvisa dell’ex collega del punto vendita di Venezia e ci stringiamo attorno alla famiglia, ai suoi cari e agli amici in questo triste momento. Da inizio agosto non era più un dipendente dell’azienda. Siamo vicini a tutte le persone del punto vendita di Venezia”.
Dove chiedere aiuto
Se sei in una situazione di emergenza, chiama il numero 112. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico allo 199 284 284 oppure via internet da qui, tutti i giorni dalle 10 alle 24.
Puoi anche chiamare i Samaritans al numero verde gratuito 800 86 00 22 da telefono fisso o al 06 77208977 da cellulare, tutti i giorni dalle 13 alle 22.