Il prete, classe 1977, avrebbe compiuto abusi tra il 2011 e il 2013 e nel 2024. I carabinieri di Verolanuova lo hanno posto ai domiciliari.
Brescia – I carabinieri di Verolanuova, nel Bresciano, hanno arrestato un sacerdote di 48 anni, accusato di violenza sessuale aggravata su minori. Le indagini hanno accertato che l’uomo, curato e parroco in due Comuni della provincia di Brescia, avrebbe compiuto numerosi episodi di abuso tra il 2011 e il 2013 e ancora nel 2024, approfittando della sua autorità su minori affidati a lui per attività parrocchiali. Dopo l’arresto, il prete è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
L’operazione è scattata all’alba, quando i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Brescia su richiesta della Procura, coordinata dal pm Roberta Panico. Il sacerdote, nato nel 1977, è accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di minori, reati commessi in un arco temporale che va dal 2011 al 2013 e si estende al 2024. Secondo quanto ricostruito, l’uomo avrebbe sfruttato il suo ruolo di guida spirituale per avvicinare le vittime, tutte minorenni coinvolte in attività come catechismo, oratorio e gite parrocchiali nei Comuni di Borgo San Giacomo e un altro centro limitrofo. Gli abusi, descritti come “numerosi e reiterati”, sarebbero avvenuti in contesti isolati, come locali parrocchiali o durante incontri privati, approfittando della fiducia delle famiglie.
L’inchiesta è partita da una segnalazione anonima ricevuta nel 2024 dalla Stazione di Borgo San Giacomo, che ha attivato i carabinieri di Verolanuova per approfondimenti. I militari hanno raccolto testimonianze di alcune vittime, oggi maggiorenni, che hanno riferito di episodi avvenuti oltre un decennio fa, e di un caso più recente, verificatosi nei mesi scorsi. Le indagini hanno incluso intercettazioni telefoniche, perquisizioni domiciliari e analisi di dispositivi elettronici, che avrebbero confermato le accuse. Un elemento chiave è stato il coraggio di una vittima, che ha denunciato gli abusi dopo anni di silenzio, innescando un effetto domino tra altri giovani.
Il prete, originario della provincia di Brescia, è stato ordinato nel 2005 e ha ricoperto incarichi in diverse parrocchie della Bassa, guadagnandosi la stima di molti fedeli. Descritto come carismatico e attivo nell’organizzazione di eventi per giovani, era responsabile di oratori e campi estivi, contesti in cui avrebbe avuto accesso diretto alle vittime. Non risultano precedenti penali, ma gli inquirenti stanno verificando se altri episodi siano stati taciuti negli anni. Dopo l’arresto, è stato trasferito in una struttura fuori diocesi, agli arresti domiciliari, come disposto dal gip per il rischio di reiterazione del reato. La Diocesi di Brescia, informata dell’operazione, ha sospeso cautelativamente il sacerdote da ogni funzione, affidando una nota al vicario generale: “Siamo addolorati, collaboreremo con la giustizia”.