La Guardia costiera sta intervenendo in soccorso di circa 1.300 persone su imbarcazioni che stanno cercando di raggiungere l’Italia. Molti mezzi stanno operando, a circa 70 miglia a sud di Crotone, per prestare soccorso.
Crotone – In mattinata, il centralino di Alarm Phone è stato contattato da alcune persone a bordo di un peschereccio in difficoltà nelle acque del Mediterraneo. Secondo il giornalista Sergio Scandura di Radio Radicale, ci sarebbero in arrivo tre barconi con più di mille persone a bordo. Inoltre, ci sono circa venti casi di segnalazione di situazioni di soccorso in corso (Sar) aperti. La Guardia costiera ha messo in campo un dispositivo imponente, coordinato dalla Centrale operativa di Roma, che comprende cinque motovedette, tre navi, un aereo Atr 42 e la nave Corsi e Visalli. La Marina Militare ha anche dispiegato la nave Sirio per dare manforte. Le condizioni meteo sono in peggioramento a causa del forte vento di libeccio.
Il peschereccio in difficoltà, avvistato dall’aereo di Frontex che aveva individuato il caicco poi naufragato il 26 febbraio a Cutro, è stato segnalato da Alarm Phone. Il peschereccio trasportava circa 500 persone, tra cui molte donne e bambini, e imbarcava acqua. L’allarme è stato rilanciato anche dal capo missione di Mediterranea, Luca Casarini, che ha chiesto l’immediato intervento delle autorità marittime italiane per aprire un evento Sar e inviare i mezzi aerei e navali della Guardia costiera.
La situazione è particolarmente complessa a causa del numero elevato di persone presenti a bordo delle imbarcazioni alla deriva. La nave Diciotti della Guardia costiera, diretta verso Lampedusa per trasferire sulla terraferma parte dei circa 3.000 migranti che affollano l’hotspot, ha soccorso in mare oltre 480 migranti. La grande nave della Guardia costiera è successivamente arrivata all’isola delle Pelagie dove ha preso a bordo altre 188 persone che erano nella struttura di contrada Imbriacola.
La Marina Militare ha subito disposto l’intervento della nave Sirio già presente nell’area per le proprie attività operative, ad integrazione dei mezzi della Guardia costiera attualmente impegnati sulla scena. La nave militare sta procedendo alla massima velocità consentita per fornire l’assistenza richiesta.