Rubavano Land Rover con dispositivi di alta tecnologia: 2 in carcere a Bergamo

Riuscivano a oltrepassare i sistemi di sicurezza delle auto e nel giro di poco le facevano sparire. In un capannone le modificavano.

Bergamo – Smantellata in provincia di Bergamo una banda specializzata in furti d’auto. Ieri, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Bergamo e della Compagnia di Zogno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Bergamo, nei confronti di due persone residenti nella Bergamasca, già noti alle Forze dell’Ordine, accusati entrambi del furto aggravato, in concorso, di tre Land Rover Defender.

Uno dei due è anche accusato di riciclaggio, per aver falsificato il numero di telaio di una Mercedes GLC, oggetto di appropriazione indebita. L’indagine, coordinata dalla Procura bergamasca, ha portato alla luce un articolato sistema di furti d’auto di lusso avvenuti nel 2024 nella provincia di Bergamo, permettendo di identificare e fermare i presunti responsabili. Secondo quanto emerso, i soggetti coinvolti individuavano le vetture, le pedinavano per diversi chilometri e, una volta certi delle condizioni favorevoli, entravano in azione con strumenti altamente tecnologici.

Tra questi, un dispositivo in grado di bypassare i sistemi di sicurezza delle auto e un rilevatore di frequenze per individuare eventuali dispositivi di tracciamento. Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia di un cittadino che, dopo aver parcheggiato il proprio fuoristrada, ha visto il suo veicolo sottratto nel giro di pochi minuti. Da quel momento, l’attenzione degli investigatori si è concentrata su una serie di furti simili, fino a far emergere che dietro questi episodi si celava una rete criminale attiva nei furti d’auto e nel loro riciclaggio e ricettazione.

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