Roma – Trastevere come Sodoma e Gomorra

Il famoso quartiere di Roma, tanto caro a Claudio Villa, sembra abbandonato al suo triste destino ed al degrado. Delinquenza, droga, vandalismi e movida violenta costringono i cittadini a tapparsi in casa mentre turisti e visitatori subiscono scippi e rapine. Occorrono più vigilanza ma anche più lampioni e telecamere.

Roma – Dal gennaio scorso quattro ragazze stuprate e tutte studentesse della John Cabot University. Due violenze sessuali in 24 ore nel solo mese di ottobre 2022 e nel decennio tra il 2010 e il 2020 la Procura di Roma si è occupata di una quarantina di ragazze abusate. Tutte iscritte alle diverse facoltà dell’ateneo americano di via della Lungara, a Trastevere. Per non dimenticare Beau Salomon, lo studente di 20 anni gettato nelle acqua del Tevere e morto affogato. Insomma c’è qualcosa che non va e la movida romana di quella zona rischia di diventare una sorta di Sodoma e Gomorra assai pericolosa.

Sesso in strada alla luce del sole

La quarta vittima, G.B. di 22 anni, nordafricana, è arrivata a Roma da pochi mesi, giusto il tempo per patire l’esperienza più brutta della sua vita:

…Mi ha tirata per i capelli perché non volevo fare quello che mi chiedeva lui – racconta singhiozzando la ragazza ai carabinieri – e poi mi ha stuprata. Io piangevo, lui continuava. Io mi rifiutavo e lui mi picchiava…“. L’abuso sessuale sarebbe avvenuto in casa della giovane vittima, un appartamento di Monteverde, che la ragazza divide con una collega. G.B. aveva incontrato Alessio, un giovane kossovaro, coetaneo e di professione cameriere, in un locale di Trastevere il 27 maggio scorso. Dopo qualche drink la ragazza invita il giovane a casa sua. Tutto sembrava pronto per una serata piacevole:

”… Ero consenziente – aggiunge la ragazza agli inquirenti – quel ragazzo mi piaceva ma poi ha iniziato a cambiare comportamento. Lui continuava a picchiarmi perché lo avevo allontanato, era troppo violento…”. Infatti, dopo lo stupro, la giovane è stata ricoverata al Fatebenefratelli, ospedale sull’isola Tiberina, dove i medici le riscontravano diverse lesioni alla colonna vertebrale.

Due balordi gettano una bici nel Tevere e si riprendono col telefonino

Il ragazzo veniva ben presto identificato e arrestato dai carabinieri e finiva poi ai domiciliari munito di braccialetto elettronico. Per lui è stato disposto il giudizio immediato richiesto es ottenuto dal sostituto procuratore Alessia Natale e fissato per il prossimo 14 febbraio, la festa di San Valentino, il patrono degli innamorati. Ironia della sorte. Ma non è finita. Il giovane kossovaro, subito dopo la denuncia, ha tentato di depistare i carabinieri fuggendo in Romania facendo in modo che i sospetti ricadessero sul fratello gemello.

Il trucco non riusciva perché la ragazza aveva consegnato al Pm gli screenshot dei messaggi Whatsapp e la foto nella quale si vede la dentatura del presunto stupratore che è diversa rispetto a quella del germano omozigote. L’indagato, dunque, finiva ristretto sino alla prima udienza:

John Cabot University

”…L’indagato ha parlato di spropositata foga – scrive l’avvocata Licia D’Amico nella sua opposizione alla richiesta di arresti domiciliari per il cameriere – ma qui stiamo parlando di stupro e di lesioni…”. Stessa cosa è accaduta ad altre due studentesse che avrebbero subito un tentativo di violenza sessuale da parte di un tassista poi arrestato. Insomma la situazione è insostenibile e in zona occorrono più controlli di polizia ed una presenza massiccia di agenti di prossimità:

”…Le nostre studentesse e i nostri studenti seguono costantemente seminari in cui diamo informazioni su come proteggersi – dice Franco Pavoncello, presidente dell’ateneo privato – le due studentesse aggredite dal tassista hanno fatto tutto quello che potevano. Erano ritornate in taxi nella residenza di via della Lungara, come noi consigliamo. La sorveglianza nelle nostre sedi è 24 ore su 24 e infatti un nostro vigilantes ha sentito le urla. È intervenuto, poi quell’uomo è stato individuato grazie alle telecamere…”.

I residenti del quartiere protestano

Nel famoso quartiere di Roma, tanto caro a Claudio Villa, mancano lampioni e telecamere dunque quando scende il buio diventa particolarmente pericoloso girare da soli ma anche in compagnia:”… Le telecamere nei lampioni ci sono state promesse prima delle amministrative – aggiunge Dina Nascetti, del Comitato Vivere Trastevere – il risultato ad oggi è pari a zero…”. Il Comune capitolino assicura che entro fine anno provvederà all’installazione ma intanto le baby gang scorazzano indisturbate, si ripetono gli stupri, le aggressioni, gli atti di vandalismo tra fiumi di droga e alcol.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa