Come volevasi dimostrare: per intanto solo promesse che, fra qualche giorno, dovranno trasformarsi in fatti concreti. Staremo a vedere quanto vale la parola del premier.
Roma – La riunione romana è andata come avevamo anticipato: un nulla di fatto. Solo promesse: l’hotspot agrigentino svuotato a partire da domani e sospensione degli adempimenti e versamenti, anche arretrati, per i contribuenti residenti a Lampedusa. Questo è quanto il Premier Giuseppe Conte è riuscito a concedere al presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, alla presenza dei ministri Lamorgese, Guerini, Gualtieri, De Micheli e Di Maio (in videoconferenza) e del sindaco di Lampedusa, Totò Martello, al termine del lungo vertice che si è tenuto ieri a Palazzo Chigi sulla questione migranti:“…Noi – ha dichiarato al termine dell’incontro Musumeci – non arretriamo di un solo millimetro, abbiamo aperto una breccia in un muro che sembrava di cemento armato…”. Contento lui.
Sulla questione migranti rimangono le diversità di vedute tra il Governo nazionale e quello siciliano ma il presidente del Consiglio, pur ammonendo il governatore della Sicilia, precisando che non è con gli slogan che si risolve un problema antico e complesso, ha garantito interventi rapidi.
“…Siamo consapevoli – ha detto Conte a Musumeci e Martello – delle difficoltà che state vivendo e della necessità di studiare insieme le soluzioni più efficaci per far fronte a queste difficoltà. Ma sappiamo anche che il fenomeno è complesso da sempre e non bastano gli slogan per affrontarlo, ma sono necessarie iniziative a vari livelli e interventi ben sinergici e ben coordinati…”.
La promessa è che tra domani e venerdì a Lampedusa arriveranno due grandi navi per svuotare l’hotspot, incrementare il servizio di sorveglianza sanitaria a tutela di tutti i cittadini e attivare, contestualmente, un’efficace interlocuzione con il neonato governo tunisino per accelerare sui rimpatri: “…Lampedusa – ha poi detto Conte nel corso dell’incontro – merita misure economiche di favore, con specifico riguardo a sospensione di adempimenti e versamenti, anche arretrati. La sofferenza economica, e non solo, merita una risposta forte dello Stato…”.
Insomma come abbiamo detto, al momento solo promesse. Basterà qualche giorno per sapere se queste saranno onorate o meno. Al momento Musumeci e Martello sembrano apprezzare la volontà manifestata da Conte ma sono i maccheroni che riempiono la pancia, recita un vecchio adagio siciliano.
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