La comoda possibilità di scambio di informazioni a distanza continuerà anche dopo l'emergenza. Notifiche di sanzioni ordinarie e non urgenti in scadenza entro fine anno verranno effettuate ai contribuenti entro il 2021.
Roma – La novità di maggiore interesse nei rapporti Fisco-contribuenti, che si spera possano continuare a caratterizzare gli ultimi mesi dell’anno, riguarda senz’altro la possibilità di svolgimento del contraddittorio a distanza. Questa modalità è stata introdotta dalla circolare 6/2020 per ragioni sanitarie ma dovrebbe proseguire anche una volta cessata l’emergenza.
Si tratta di una metodologia sicuramente più comoda e funzionale per i contribuenti e per i loro difensori. Le procedure a distanza presuppongono, laddove disponibile per il contribuente, l’impiego di Pec in luogo della posta elettronica ordinaria. Vi è poi l’identificazione del contribuente o del suo rappresentante mediante invio, con Pec o email, della copia del documento di identità nonché della procura, qualora non in possesso dell’ufficio.
Il contraddittorio viene quindi svolto telefonicamente o per videoconferenza. Al pari di quanto avviene nel corso del contraddittorio “frontale“, è possibile la presentazione di memorie e la produzione di documenti. Tale memoria, inviata ritualmente, con Pec o email, al funzionario incaricato può essere inserita nel verbale di contradittorio, cioè nel fascicolo senza quindi la necessità, ove non vi siano altre ragioni, di svolgere la telefonata o la video chiamata.
L’esito della telefonata, della videochiamata o dell’invio della memoria viene comunque riportato nel verbale del contraddittorio, dando atto delle modalità di svolgimento dello stesso e indicando gli indirizzi, Pec o mail, che saranno utilizzati per il successivo scambio del file.
Viene così inviata una prima bozza al contribuente o al suo rappresentante del verbale via email, ordinaria o Pec, per una condivisione a distanza. Apportate le eventuali correzioni e integrazioni, viene predisposta la versione definitiva. Si procede, quindi, alla sottoscrizione, con una sigla su tutte le pagine, da parte del contribuente o del suo rappresentante e alla scansione del verbale sottoscritto, poi rinviato tramite Pec o mail all’ufficio.
Il verbale viene, così, firmato anche dal funzionario e rinviato definitivamente con protocollo al contribuente. Comunque, secondo le indicazioni della circolare, l’intera procedura a distanza, redazione e sottoscrizione del verbale, si deve concludere preferibilmente nello stesso giorno. Il Fisco comunque riprende la sua attività dopo la pausa estiva.
Già in luglio sono state inviate richieste di chiarimento per ipotesi di abuso del diritto. Accertamenti e sanzioni sono rinviati al 2021, tranne che per atti urgenti e indifferibili. Controlli e accertamenti fiscali al rientro dalla pausa estiva sono caratterizzati quest’anno da numerose novità. Per adesso saranno notificati i soli atti impositivi caratterizzati da indifferibilità e urgenza. Come quelli di rilevanza penale e che stanno per prescriversi.
Al di fuori di queste ipotesi, gli atti di accertamento, di contestazione, di irrogazione delle sanzioni, di recupero dei crediti di imposta, di liquidazione e di rettifica e liquidazione, devono essere notificati nel 2021, ancorché in scadenza entro il prossimo 31 dicembre.
Per tutti questi atti opera una singolare situazione: essi dovranno comunque essere emessi per fine anno, ma la notifica al contribuente viene differita al 2021. Riprenderanno, invece, regolarmente le attività di controllo nei confronti dei contribuenti imprenditori e professionisti, soprattutto presso gli uffici dell’amministrazione, nonostante, in molti casi, siano ben più invasive e di ostacolo al pieno svolgimento delle attività rispetto alla ricezione dell’avviso di accertamento, comunque prorogati.
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