Le piogge della scorsa settimana hanno fermato la corsa delle fiamme che avevano divorato più di due ettari di verde boschivo. Secondo le ricostruzioni dei militari l’origine dell’incendio sarebbe dolosa. Proseguono le indagini.
Rivodutri – I carabinieri della locale Stazione Forestale hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Rieti un venticinquenne del luogo, per aver provocato un incendio boschivo colposo. I militari sono intervenuti, unitamente a colleghi della Stazione Carabinieri Forestale di Contigliano e una squadra dei Vigili del Fuoco, nel Comune di Morro, dove era stata segnalata la presenza di un incendio alla Centrale Operativa Carabinieri di Rieti.
L’attività di indagine è stata condotta sin da subito utilizzando le tecniche previste dal Metodo delle Evidenze Fisiche che, attraverso una serie di azioni ben definite, permettono di ricostruire l’evoluzione di un incendio boschivo, individuandone il punto d’insorgenza e, dunque, la causa scatenante. Proprio attraverso tali tecniche d’indagine è stato infatti accertato che le fiamme erano state procurate all’incauto impiego di un frullino e una saldatrice, adoperati dal denunciato per lavori strutturali presso una rimessa di animali di proprietà familiare.
Verosimilmente, il fascio di scintille promanate dagli attrezzi in uso, investendo la vegetazione secca, ha creato le condizioni per l’innesto dell’incendio, che ha distrutto circa due ettari di superficie costituita da bosco e terreni incolti. Nel caso in cui venisse accertata la responsabilità penale dell’uomo, la pena prevista per il reato di incendio boschivo colposo è la reclusione da uno a cinque anni. La pioggia degli ultimi giorni sembra aver temporaneamente allentato l’emergenza incendi, ma resta comunque alta l’attenzione e l’attività di monitoraggio e prevenzione posta in essere dai carabinieri forestali nei confronti del fenomeno, sul quale non è consentito “abbassare la guardia”.