Andavano in giro con una pistola contraffatta e a casa detenevano i distintivi simili a quelli in dotazione alle Forze dell’ordine per farsi riconoscere. Fermati e condotti in carcere.
Rimini – Personale della Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto due giovani, uno italiano e l’altro albanese, per i reati di porto abusivo di armi clandestine in concorso e possesso di segni distintivi contraffatti.
Nello specifico una volante della Questura di Rimini è intervenuta in via Buonanotte a seguito di chiamata al 112 – Nue durante la quale un cittadino segnalava di aver udito alcuni colpi di arma da fuoco e di aver visto gli autori allontanarsi dandosi alla fuga a bordo di uno scooter.
Giunti sul posto i poliziotti, dopo aver appreso dal richiedente la direzione di fuga dei due soggetti, muovendosi con molta cautela, vista la segnalazione di esplosione di arma da fuoco, riuscivano a rintracciarli poco dopo e con loro anche lo scooter segnalato. I due da subito apparivano agitati e dopo un controllo più accurato gli agenti trovavano all’interno della sella una pistola alterata ed un silenziatore, molto caldi da far dedurre l’utilizzo fatto da poco tempo, tra l’altro clandestini sul territorio nazionale.
I due individui, inoltre, dopo una perquisizione domiciliare sono stati trovati in possesso di diversi segni distintivi, contrassegni o documenti di identificazione in uso ai corpi di Polizia, oltre che di un telefono cellulare, documenti, oggetti non di loro proprietà e di cui non sapevano giustificare il possesso. In considerazione dei fatti accaduti, i due individui venivano tratti in arresto in attesa di convalida e venivano denunciati in stato di libertà per alterazione di armi in concorso, ricettazione e detenzione abusiva di armi in concorso.