Regionali: Emilia-Romagna al voto per eleggere il successore di Bonaccini

Da domani seggi aperti dalle 7 alle 23, lunedì dalle 7 alle 15. Tutte le istruzioni per scegliere i candidati, 4 in corda per la presidenza.

Bologna – In Emilia-Romagna si aprono i seggi per il rinnovo del Consiglio regionale e per eleggere il presidente di Regione che succederà a Stefano Bonaccini. I cittadini aventi diritto di voto possono andare nella propria sezione di riferimento domani 17 novembre, dalle ore 7 alle 23, oppure lunedì 18 novembre, dalle 7 alle 15. Sono quattro i candidati alla presidenza regionale: Michele de Pascale (centrosinistra), Elena Ugolini (centrodestra), Federico Serra (Potere al Popolo, Rifondazione e Partito Comunista) e Luca Teodori (Verità sui Vaccini Vogliamo). Sono quasi 3,6 milioni di cittadini emiliano-romagnoli chiamati alle urne, e 330 i Comuni in cui sono dislocate le 4.529 sezioni in cui risultano iscritti i cittadini.

Gli elettori hanno diversi modi per esprimere la propria preferenza. Possono votare soltanto per il candidato presidente, barrando il rettangolo nel quale compare il suo nome, oppure possono segnare, oltre al suo nome, anche una lista a lui collegata. Infine è possibile tracciare una linea o una “x” solo sul simbolo di una lista: in questo caso, il voto andrà anche al presidente supportato dal partito scelto. La legge che regola le elezioni in Emilia-Romagna consente ai cittadini anche di esprimere un voto disgiunto, ovvero votare per un candidato presidente e, contemporaneamente, per una lista collegata a un altro candidato. C’è anche la possibilità di votare i candidati consiglieri che, se eletti, andranno a comporre l’assemblea legislativa della Regione.

L’ex governatore emiliano Stefano Bonaccini

In quest’ultimo caso occorre scrivere nome e cognome (basta solo il cognome), accanto al simbolo della lista in cui è candidato. Si possono esprimere massimo due preferenze di consiglieri, ma devono far parte della stessa lista. Inoltre i candidati scelti devono essere di sesso diverso, altrimenti la seconda preferenza indicata viene annullata. L’ex presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, eletto alle Europee con il Partito democratico, si è dimesso la scorsa estate dalla carica che ricopriva dal 2014. “Sono stati dieci anni complicati- aveva detto, ricordando eventi come la ricostruzione dal terremoto, la pandemia e l’alluvione– Eppure sono stati dieci anni che vedono questa Regione più forte di prima”.

Nel 2020, l’affluenza alle urne fu del 67,67%, con 2.373.974 votanti. Questo rappresenta il secondo dato più basso nelle 11 tornate elettorali regionali tenutesi dal 1970. A livello provinciale, l’affluenza fu del 70,98% a Bologna65,59% a Ferrara67,54% a Forlì-Cesena69,11% a Modena64,07% a Parma62,91% a Piacenza69,71% a Ravenna67,97% a Reggio Emilia e 63,54% a Rimini. Nel 2014, l’affluenza fu significativamente più bassa, fermandosi al 37,71%, con 1.304.841 votanti. Sono in palio 50 seggi nell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Di questi, due posti sono riservati al presidente eletto e al candidato presidente arrivato secondo.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa