export italiano del vino

Record tricolore nell’export del vino

L’Italia si conferma, nel 2019, il primo produttore mondiale di vino.

Il record storico delle esportazioni di vino made in Italy ha fatto registrare un aumento del 5,4% rispetto allo scorso anno, quando già il settore si era classificato prima voce dell’export agroalimentare nazionale.
E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti su dati Istat relativi ai primi cinque mesi del 2019: si stima una produzione di 46 milioni di ettolitri di vino, il 16% in meno dell’anno scorso, con l’Italia che è il primo produttore mondiale davanti alla Francia che si ferma a 43,9 milioni di ettolitri e la Spagna a 40 milioni, secondo i ministeri agricoli dei due Paesi.
“Il vino italiano, oggi con un fatturato di oltre 11 miliardi di euro è cresciuto, scommettendo sulla sua identità, con una decisa svolta verso la qualità e rappresenta un modello di riferimento per la crescita dell’intero agroalimentare nazionale” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

A condizionare il dato quantitativo sono state certamente le anomalie climatiche del 2019, che ha visto susseguirsi al caldo e alla siccità dei primi mesi primaverili copiose precipitazioni nel mese di maggio, che hanno portato a un significativo calo termico.
Nonostante il calo produttivo, non comunque presente in tutte le regioni italiane, in quanto in Toscana la produzione è aumentata (+10%) ed è rimasta stabile in Valle d’Aosta e Molise, la qualità delle uve italiane è particolarmente buona e si produrranno nel nostro paese circa il 70% di vini Docg, Doc e Igt con rispettivamente 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia.

record export vino italiano

 

Da ricordare con orgoglio che sul nostro territorio nazionale ci sono 567 varietà iscritte al registro viti contro le 278 francesi. Ciò dimostra ancora una volta come l’Italia sia custode di un ricco patrimonio di biodiversità che attraversa tutta la Penisola.
Le prime quattro regioni che si distinguono per la maggiore produttività sono: il Veneto con il 25% del totale nazionale, la Puglia con il 18%, l’Emilia Romagna con il 17% e la Sicilia con l’8%.
Le vendite all’estero hanno oggi raggiunto un record storico grazie all’incremento in valore del 3,7% negli Usa, che sono di gran lunga il principale cliente, seguiti dal 5,9% in Germania che si posiziona al secondo posto e del 5% nel Regno Unito al terzo posto.
Da sottolineare, infine, il balzo del 12,2% che si registra in Francia, il paese storicamente nostro concorrente, mentre la strabiliante crescita del 6,6% è della Cina.
Il settore più dinamico è quello delle bollicine, che fanno segnare un aumento del 7,5 % trainate dal Prosecco, il vino italiano più stappato all’estero, con oltre un quarto delle vendite realizzato in Gran Bretagna.
Da non dimenticare, infine, che il “Vigneto Italia”, con i suoi 658 mila ettari coltivati, offre opportunità di lavoro a 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio.

vino italiano

 

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