Maurizio Artale, presidente del Centro di accoglienza Padre Nostro: “Mentre magistrati e forze dell’ordine arrestano i mafiosi, in periferia continuiamo ad allevare giovani con la stessa mentalità”.
Palermo – Un gruppo di circa 50 adolescenti ha seminato caos e vandalismo in piazzetta Beato Giuseppe Puglisi, danneggiando un altro lampioncino, rovinando una fotografia e imbrattandone altre appartenenti alla mostra permanente dedicata alla visita di Papa Francesco nella casa museo del Beato Puglisi. A denunciare l’accaduto è Maurizio Artale, presidente del Centro di Accoglienza Padre Nostro, fondato proprio dal Beato Puglisi.
“I 183 arresti di mafiosi e gregari sono motivo di soddisfazione e riconoscenza verso magistrati, inquirenti e forze dell’ordine. Ma, nel frattempo, nelle periferie di Palermo continuiamo ad allevare migliaia di giovani con la stessa mentalità, e 50 di loro proprio nel luogo del martirio del Beato Puglisi” afferma Artale.
Un anziano che ha assistito a uno degli atti vandalici ha rimproverato uno dei ragazzi, ricevendo in risposta un atteggiamento di sfida: “Che ti interessa? Fatti i fatti tuoi. Non ci sono telecamere? Se sono capaci, mi vengano ad arrestare”.
Artale conclude con una riflessione amara: “Vedere crescere bambini e adolescenti con questa arroganza, convinti di essere impuniti e pronti a sfidare le istituzioni, ricalcando l’atteggiamento dei boss arrestati appena due giorni fa, è un pericolo per loro stessi e per l’intera società civile”.