Sono due italiani residenti nel capoluogo e a Paderno Dugnano. L’aggressione per il mancato assenso ad una variazione contrattuale. Sventato nuovo raid.
Milano – Gli esecutori materiali erano già stati arrestati, ora sono scattate le manette anche per i mandanti dell’aggressione del 2 maggio scorso all’interno del cantiere dell’alta velocità a Montebello Vicentino (Vicenza), in cui venne picchiato con una mazza da baseball il direttore tecnico della Salcef, azienda impegnata nella costruzione della linea.
Si tratta di due cittadini italiani di 64 e 48 anni. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Gip di Vicenza, e l’esecuzione è stata svolta con la collaborazione dei militari delle Compagnie di Milano-Porta Magenta e Sesto San Giovanni. Le cause dell’aggressione, riferisce una nota dei carabinieri di Vicenza, sarebbero riconducibili a interessi finanziari e potere di condurre appalti nel mondo imprenditoriale.
Uno dei mandanti, infatti, è l’amministratore di fatto di una società sub-appaltante nel cantiere della Tav, costretta a rifare lavori di posa in opera del ferro di armatura, contestati dalla ditta appaltante che aveva rilevato delle difformità rispetto al progetto, e che si era rifiutata di consentire un pagamento maggiore per circa 350mila euro.
Le indagini hanno accertato inoltre che gli indagati avrebbero già pianificato un’altra spedizione punitiva, stavolta ai danni di un imprenditore edile lombardo, con lo stesso movente. Gli arresti del 20 settembre scorso l’hanno sventata cinque giorni prima che avvenisse.