HOME | LA REDAZIONE

Piemonte: il Pd trova l’unità su Gianna Pentenero, ma il Movimento 5 stelle si sfila

La scelta dem crea la spaccatura con i grillini per la corsa alle regionali. M5S “Un cambio di passo e di metodo, avremo nostro candidato”.

Torino – Pd e M5S si separano in Piemonte, le loro strade si dividono almeno per questa sfida. L’accordo arrivato in extremis quando l’assemblea del dem piemontesi è già riunita, indica il nome di Gianna Pentenero come candidata presidente alle prossime regionali. Una sintesi che ha evitato la conta interna tra i due nomi in campo: Chiara Gribaudo, vicina a Elly Schlein, e Daniele Valle, esponente dell’area che fa riferimento Stefano Bonaccini. Il Pd trova dunque l’unità sull’assessore al Lavoro e Attività produttive del comune di Torino, già consigliera regionale e sostenitrice di Schlein alle primarie per la segreteria Pd.

Dai 5 Stelle piemontesi la replica però è netta. In una nota si parla di decisione Pd “appresa dalle agenzie”, di “cambio di passo e di metodo” che “cozza con il dialogo” pur faticoso “intavolato in questi mesi”. Quindi la conclusione: “Alla luce di tutto questo, nei prossimi giorni il Movimento 5 Stelle illustrerà il proprio programma elettorale e avvierà il percorso per la scelta del proprio candidato Presidente”. Insomma, il matrimonio Pd-5stelle questa volta non s’ha da fare. Per i dem la scelta di Pentenero non è un punto di arrivo ma di partenza, “perché il compito del Pd è lavorare per costruire l’alleanza più ampia: ci rivolgiamo per questo – dicono – a tutte le forze politiche e civiche che non si riconoscono nella destra”.

Elly Schlein e Giuseppe Conte

Si possono “trovare ampie convergenze come già emerso nelle interlocuzioni avviate con le altre forze politiche, compreso il M5S”, insistono, ma i grillini sembrano non apprezzare quell’idea. Dal Partito Democratico vorrebbero fosse chiaro un messaggio: “Non crediamo che questo sia il tempo dei distinguo ma quello della sintesi, e rimaniamo aperti a compiere tutte le scelte utili per unire. Perché per noi le ragioni dell’unità delle forze alternative alla destra vengono prima di ogni ragione di parte”. Tuttavia se da Sinistra Italiana e Sinistra ecologista arriva un apprezzamento per la scelta di Pentenero, “una figura autorevole,
capace di dialogo e unità”, e la spinta a unire il fronte progressista, dai 5 Stelle l’invito del Pd a trovare “sintesi” piuttosto che “distinguo” viene rispedito al mittente nel giro di qualche ora.

Giuseppe Conte era rimasto più aperturista con un “valuteremo”, ricordando però le distanze a livello locale tra dem e M5S.  “Non faccio polemiche con le persone – sostiene il leader 5 stelle -, voglio parlare di progetti utili alla collettività. Che quelli di Azione vadano con Bardi in Basilicata o con Cirio in Piemonte sono loro valutazioni: hanno una concezione a geometria variabile della politica, ne prendo atto”. Dall’altra parte Gianna Pentenero, incoronata all’unanimità dall’assemblea regionale del partito candidata del Pd alla presidenza del Piemonte resta aperturista: “Mi auguro di riuscire a rideterminare un campo largo, lasciamo le porte aperte alla possibilità di far sì che molti possano credere nel nostro progetto: ci sono sicuramente pezzi della coalizione che ci stanno osservando”.

Gianna Pentenero

E poi rivolge un appello ai 5 stelle “perché proviamo a ripartire, a riscrivere pagine insieme. Detto questo molto tempo è trascorso e abbiamo bisogno di essere determinati e di andare avanti. Dobbiamo fare in modo che l’armonia che un attimo fa si respirava in questa sala ci porti a ricominciare il cammino che
il Piemonte aveva ben intrapreso qualche anno fa.
Dobbiamo riprendere quel percorso: io credo di avere la forza necessaria e spero di riuscire a fare sì che la fetta di piemontesi che oggi sono disillusi possano tornare a votare”.

Una stoccata alla naufragata alleanza Pd-M5S arriva dalla torinese Augusta Montaruli, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, che commenta: “Dopo l’evaporazione nelle elezioni in Abruzzo, il Pd e il M5S dimostrano ancora una volta la loro incapacità di trovare un accordo, questa volta per la candidatura alla presidenza del Piemonte. Abbiamo sentito parlare anche troppo di campo largo, fenomeno più mediatico e rarefatto che seria proposta politica. Ora l’atteggiamento divisivo dei due partiti conferma la loro inconsistenza, mentre il centrodestra prosegue sulla strada della coerenza e della compattezza per offrire un’idea politica seria e concreta”.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa