Pestano un coetaneo e condividono il video della violenza

Dopo la denuncia dei genitori della vittima, i carabinieri hanno individuato i tre minori ritenuti i presunti responsabili dell’accaduto.

Teramo – Un ragazzo di 16 anni di origine indiana e vittima di bullismo sarebbe stato picchiato da tre coetanei. L’aggressione sarebbe poi stata ripresa e condivisa su WhatsApp. Dopo la segnalazione dei genitori, i carabinieri hanno identificato i tre minori, ora denunciati per concorso in lesioni personali. Le indagini sono state coordinate dalla Procura presso il tribunale per i minorenni dell’Aquila.

L’episodio di bullismo risale ai primi giorni di ottobre e sarebbe avvenuto vicino all’Istituto superiore Moretti di Roseto, così come riporta Repubblica. Secondo gli investigatori, il 16enne si trovava vicino alla fermata degli autobus quando sarebbe stato avvicinato da due coetanei che lo avrebbero colpito con schiaffi al volto e pugni all’addome, mentre altri studenti assistevano alla scena. Uno di loro avrebbe ripreso l’aggressione e poi avrebbe condiviso il video con altri ragazzi su WhatsApp.

Dopo le violenze subite, la vittima, residente a Morro d’Oro, avrebbe nascosto la vicenda ai genitori e solo dopo aver accusato dei malori durante la notte avrebbe mostrato il video del pestaggio agli stessi. A causa dei dolori per le ferite riportate, il giovane è stato portato al pronto soccorso di Giulianova dai familiari. I medici gli hanno diagnosticato contusioni guaribili in dieci giorni. I genitori hanno poi sporto denuncia ai carabinieri di Roseto degli Abruzzi, che hanno immediatamente acquisito le immagini dell’aggressione e avviato le indagini per risalire agli autori della violenza.

Secondo la ricostruzione, nei giorni precedenti al pestaggio, c’erano già state tensioni tra il 16enne e i suoi aggressori, tutti residenti a Morro d’Oro. Poco prima che la vittima venisse accerchiata alla fermata del bus, il ragazzo avrebbe colpito con un pugno allo stomaco uno dei coetanei con il quale aveva avuto degli screzi a scuola. Poi la violenza di gruppo, di cui ora i tre minori individuati dai carabinieri dovranno rispondere per concorso in lesioni personali.