Per la morte dell’autista s’indaga sugli ultrà di estrema destra

Raffaele Marianella, 65 anni, ha perso la vita durante la sassaiola contro il pullman dei tifosi. Cinque persone interrogate.

Rieti – Si chiamava Raffaele Marianella, aveva 65 anni e gli mancava poco alla pensione. L’autista ucciso nell’agguato di sabato sera sulla superstrada Rieti-Terni era seduto accanto al collega al volante, era lì “per tenergli compagnia”, come ha spiegato un altro autista della Jimmy Travel, l’azienda di trasporti dell’Osmannoro per cui lavorava. Un mattone appuntito lanciato contro il parabrezza del pullman dei tifosi del Pistoia Basket lo ha colpito al collo, recidendogli la trachea e tranciando la carotide. Una morte atroce, al termine di una partita di basket di Serie A2.

La procura di Rieti ha aperto un fascicolo per omicidio volontario e si sta concentrando su una decina di tifosi della Sebastiani Rieti. Sarebbero stati loro, scesi da tre vetture nei pressi dello svincolo di Contigliano, a scatenare la sassaiola mortale. Cinque persone sono già state fermate e condotte in questura per essere interrogate. Nel gruppo ci sarebbero giovani e qualche adulto. Secondo le prime indiscrezioni, tra gli assalitori ci sarebbero anche elementi legati all’estrema destra, ultras della Curva Terminillo già noti alle forze dell’ordine per tensioni verificatesi al PalaSojourner durante precedenti incontri con tifoserie ospiti.

L’agguato è avvenuto appena dieci minuti dopo che il pullman aveva lasciato Rieti, scortato dalla polizia fino allo svincolo della superstrada. Terminato il servizio di scorta, i tifosi reatini avrebbero seguito il mezzo per alcuni chilometri sulla statale 79 verso Terni. All’altezza dello svincolo di Contigliano è partita la sassaiola, con lanci di pietre, sassi e mattoni contro la parte frontale del pullman. Uno di questi ha colpito il parabrezza proprio all’altezza della testa dell’autista al volante, rimasto miracolosamente illeso. L’altro ha raggiunto Marianella, uccidendolo.

Durante la partita, vinta dal Pistoia, c’erano già stati momenti di tensione al palazzetto, sedati dall’intervento della sicurezza e delle forze dell’ordine. Tra secondo e terzo quarto erano dovuti intervenire polizia e carabinieri. Ma nulla faceva presagire quello che sarebbe accaduto lungo la strada del ritorno.

Raffaele Marianella era romano di nascita ma fiorentino per scelta, trasferitosi in Toscana per una nuova relazione sentimentale. Aveva due figli che vivevano a Roma, un maschio e una femmina. “Era particolarmente legato soprattutto alla figlia, la sentiva spesso e la nominava sempre”, raccontano dalla Jimmy Travel. “Era simpatico con tutti, gioviale, sempre allegro. Era arrivato da pochi mesi e gli mancava poco tempo alla pensione. Siamo distrutti, c’è caduta una bomba addosso”. L’azienda lavora da anni con i tifosi della Estra Pistoia basket, accompagnando spesso la “Baraonda Biancorossa” nelle trasferte. Marianella postava sui suoi profili social le foto dei viaggi con i supporters, le feste dopo le vittorie. Una vita vissuta a bordo di un pullman, tra Roma e la Toscana.

La società del Pistoia Basket ha deciso di sospendere tutte le attività per la giornata di oggi, lunedì 20 ottobre, compresi i match di campionato delle categorie giovanili.

Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso cordoglio su X: “Una notizia terribile che lascia senza parole. L’assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket, costato la vita a un autista colpito da un mattone, è un atto di violenza inaccettabile e folle. Confido che i responsabili di questo gesto vigliacco e criminale vengano individuati e assicurati rapidamente alla giustizia”.

Le indagini sono delegate alla Squadra Mobile e alla Digos di Rieti. I pm della procura, guidata da Paolo Auriemma, stanno lavorando per identificare tutti i responsabili dell’agguato e ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.