Un’inchiesta de “Lo stato delle cose”, in onda domani sera, solleva il problema partendo dalla sede Inca di New York. Invitato Landini per una replica.
Roma – Nel 2016, una relazione inviata al Senato aveva portato alla luce diverse irregolarità nei patronati italiani all’estero, evidenziando pratiche con documentazione incompleta o mandati di patrocinio irregolari o inesistenti. A distanza di otto anni, sembra che la situazione sia sostanzialmente immutata. La trasmissione Lo stato delle cose di Massimo Giletti ha approfondito il tema, portando alla luce nuove anomalie presso la sede Inca della Cgil a New York. L’inchiesta andrà in onda domani sera alle 21.20.
L’inchiesta documenta sprechi, difficoltà burocratiche e problemi di controllo, spesso limitati dalla distanza geografica. Monitorare i dossier gestiti in città come New York o Buenos Aires, dove risiedono grandi comunità italiane, risulta più complesso rispetto ai controlli su sedi italiane.
Questi stessi problemi erano stati sollevati nel documento del 2016 dal Comitato per le questioni degli italiani all’estero, che suggeriva la necessità di riformare il sistema dei patronati e garantire maggiore trasparenza. Da allora, tuttavia, ogni tentativo di riforma è rimasto bloccato e il sistema continua a operare con le stesse criticità. Mancanza di trasparenza e assenza di digitalizzazione sono elementi che, secondo l’inchiesta, rendono il sistema inefficiente e costoso per i contribuenti.
L’indagine mette in evidenza un meccanismo basato sul numero di pratiche gestite, in cui ogni pratica trattata incrementa il punteggio e, di conseguenza, i finanziamenti del patronato. Questo sistema potrebbe essere soggetto a distorsioni: per esempio, una persona potrebbe rivolgersi a un patronato più volte per lo stesso tema, come la richiesta di pensione, e venire conteggiata ogni volta come una nuova pratica. Questo metodo, noto come “doppia statisticazione”, sembra portare a un gonfiamento delle cifre e dei finanziamenti ricevuti.
Sarebbe inoltre emerso un sistema di controlli ancora insufficienti e limitati, con ispezioni rare che, quando avvengono, spesso rivelano irregolarità nei punteggi assegnati. In attesa della trasmissione, Maurizio Landini è stato invitato da Giletti a commentare la situazione e rispondere ai rilievi mossi contro il sistema di gestione dei patronati.