Dopo Catania tocca al capoluogo siciliano: nei guai candidato alle regionali. I carabinieri hanno arrestato Salvatore Ferrigno, 62 anni, candidato all’Ars con il partito Popolari Autonomisti dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo. La lista appartiene alla coalizione di centrodestra che sostiene l’ex presidente del Senato, Renato Schifani a Palazzo d’Orleans.
Palermo – L’accusa per l’odierno indagato è pesante: scambio elettorale politico-mafioso. Insieme a lui sono stati arrestati il boss Giuseppe Lo Duca e Piera Lo Iacono, che avrebbe fatto da intermediaria tra il politico e cosa nostra.
Gli inquirenti ritengono che Ferrigno abbia promesso favori e denaro a Lo Duca in cambio di consensi. A sostegno di tale ipotesi di reato una serie di intercettazioni ambientali. L’inchiesta, coordinata dalla Dda, segue alle attività investigative dei carabinieri del Nucleo investigativo sui clan mafiosi della provincia di Palermo. Alle scorse amministrative finirono dietro le sbarre, sempre con la medesima accusa, i candidati al consiglio comunale Francesco Lombardo e Pietro Polizzi.
Alla base degli accordi tra Ferrigno e il boss di Carini Giuseppe Lo Duca ci sarebbe anche una somma di denaro pari a 20mila euro per ognuno dei paesi nei quali Lo Duca avrebbe dovuto sostenere il candidato facendo pressioni sugli elettori. I soldi poi si erano ridotti a 5mila euro. Gli indagati sono da considerarsi innocenti sino a sentenza definitiva.