Lo status di animali protetti non cambia con le consultazioni locali, prive di effetto sulla normativa europea e nazionale.
Trento – “Un referendum inutile quello che si è svolto domenica scorsa in Val di Sole. Gli orsi non cambiano il loro status di animali protetti, com’è ovvio, una consultazione locale non potendo certo cambiare la normativa europea e nazionale che dà loro la massima tutela”. Così, l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che fa notare come la reintroduzione della specie è stata voluta dalla politica trentina del tempo, e ora la stessa politica dovrebbe darsi da fare per limitare con la prevenzione, e non con gli abbattimenti, l’insorgere dei problemi.
«La valenza di questa votazione è tutta da dimostrare», osserva il responsabile Oipa per la Fauna selvatica, Alessandro Piacenza. «Serviva quantomeno rivolgersi all’intero elettorato provinciale: limitarsi a chiedere un parere su un animale tutelato da leggi europee e nazionali a una fetta di popolazione così piccola porta a poco. Con tutto il rispetto per la gente della Val di Sole, stiamo parlando di 15 mila persone. Vi fosse anche stato un plebiscito per il sì, che non c’è stato, nulla sarebbe cambiato. Si stanno generando paura e insoddisfazione quando le strade da percorrere sono ben altre e non sanguinarie. La convivenza uomo-orso è possibile e va promossa a tutela delle singole vite e della biodiversità».