Operazione "Elima" il giornale popolare

La rete mafiosa di Messina Denaro: colpita la famiglia Poggioreale-Salaparuta

Indagini e custodie cautelari nel quadro dell’operazione “Elima” contro la famiglia mafiosa di Poggioreale-Salaparuta, nel percorso investigativo che ha condotto alla cattura di Matteo Messina Denaro.

Trapani – I carabinieri del ROS, supportati in fase operativa da quelli del comando provinciale carabinieri hanno eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare scaturite dalla pronuncia odierna della Suprema Corte di Cassazione che ha determinato l’irrevocabilità dei provvedimenti cautelari disposti dal tribunale del Riesame di Palermo nei confronti di 5 indagati.

L’indagine, convenzionalmente denominata “Elima”, è stata sviluppata sotto il coordinamento della procura distrettuale della Repubblica di Palermo nell’ambito della più ampia manovra investigativa finalizzata alla cattura del superlatitante Matteo MESSINA DENARO (arrestato dal ROS lo scorso 16 gennaio 2023) ed ha riguardato la famiglia di cosa nostra di Poggioreale – Salaparuta. I destinatari della misura cautelare, tutti a vario titolo ritenuti gravemente indiziati di partecipazione ad associazione mafiosa, sono: MILAZZO Felice cl. 47, individuato come capo della nominata famiglia, raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere; MILAZZO Erasmo cl. 43, raggiunto da ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari; LIPARI Salvatore cl. 41, raggiunto da ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari; LIPARI Mariano cl. 69, raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere; LIPARI Salvatore cl. 95, raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Nel corso delle indagini è stata attualizzata l’operatività della famiglia mafiosa di Salaparuta – Poggioreale (inserita nel mandamento di Castelvetrano), articolazione di Cosa Nostra in qualificati rapporti con altre paritetiche consorterie operanti tra le province di Palermo e Trapani, la cui pericolosità è stata accertata anche grazie ad un rinvenimento e sequestro di armi, effettuato durante le indagini per scongiurare la commissione di gravi delitti da parte degli indagati. Sono attualmente in corso varie perquisizioni nella provincia di Trapani.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa