Arrestato dai carabinieri con l’utilizzo del taser, 57enne muore in ambulanza a Olbia

Giampaolo Demartis era stato immobilizzato con l’arma a impulsi elettrici dopo aver aggredito alcuni passanti e anche i militari intervenuti.

Olbia – La notte scorsa nel quartiere Santa Mariedda, una zona residenziale nella periferia della città, Giampaolo Demartis, un uomo di 57 anni originario di Bultei (Sassari), è morto in ambulanza mentre veniva trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II dopo essere stato immobilizzato con un taser dai carabinieri. L’uomo, in preda a un episodio di forte agitazione psicofisica, aveva aggredito passanti e gli stessi militari intervenuti per fermarlo, spingendo le forze dell’ordine a utilizzare l’arma a impulsi elettrici.

Secondo le ricostruzioni, l’intervento dei carabinieri è stato richiesto intorno alle due di notte, quando alcuni residenti di Santa Mariedda hanno segnalato un uomo che stava seminando il panico in strada. Giampaolo Demartis, descritto come in uno “stato di grave alterazione psicofisica,” stava aggredendo verbalmente e fisicamente i passanti, creando un clima di paura nella via. I militari della Compagnia di Olbia, giunti sul posto, hanno tentato di calmare l’uomo, ma questi si è scagliato contro di loro con “inaudita violenza,” colpendo uno degli agenti al volto e causandogli lesioni che hanno richiesto cure ospedaliere.

Di fronte all’impossibilità di contenere l’aggressività di Demartis con metodi non coercitivi, i carabinieri hanno deciso di utilizzare il taser, un dispositivo in dotazione alle forze dell’ordine italiane dal 2018, progettato per immobilizzare temporaneamente i soggetti pericolosi. L’uomo è stato colpito e immobilizzato, ma durante il trasferimento in ambulanza verso l’ospedale Giovanni Paolo II ha subito un arresto cardiaco. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei sanitari del 118, Demartis è deceduto poco dopo.

(…)

La Procura di Tempio Pausania ha aperto un fascicolo per chiarire le circostanze della morte di Demartis, per verificare la corretta applicazione del taser da parte dei carabinieri e il possibile nesso causale tra l’uso dell’arma e l’arresto cardiaco. È stata disposta un’autopsia, che sarà cruciale per determinare se la morte sia stata causata dall’impulso elettrico, da una condizione medica preesistente o da altri fattori, come un’eventuale intossicazione o stress psicofisico.

AGGIORNAMENTO DEL 18 Agosto 2025 – Rettifica e chiarimento

Nell’articolo del 17 agosto 2025 abbiamo indicato correttamente come vittima tale signor Giampaolo Demartis, mentre l’esperto in erboristeria e fondatore di Calarighe (libera scuola di erboristeria popolare sarda), signor Gianpaolo Demartis è vivo e vegeto e del tutto estraneo alla vicenda cosi come ci comunica l’avvocato Cristina Cecchetti di cui pubblichiamo la missiva. Al signor Gianpaolo Demartis vanno le nostre più doverose scuse.

Avv. CRISTINA CECCHETTI

Via Garlasco, 43 – 00166 Roma

Tel. 324.5412019 – Fax +0698230963

cristinacecchetti@ordineavvocatiroma.org

POP Il Giornale Popolare

Pec: ilgiornalepopolare@legalmail.it

Emmepiedizioni

Pec: edizioniemmepi@pecimprese.it

Spett.le “POP Il Giornale Popolare” e “Emmepiedizioni”,

scrivo la presente in nome e per conto di Gianpaolo Demartis, nato a Sassari, appassionato di piante ed erbe, fondatore di Calarighe (libera scuola di erboristeria popolare sarda), esperto di tradizione erboristica sarda, organizzatore di corsi e seminari riguardanti il sapere delle “nonne”, spesso tenuti nel Monastero di San Pietro di Sorres.

In data 17 agosto 2025 sul sito internet di “POP Il Giornale Popolare” è stato pubblicato il seguente articolo reperibile al link https://ilgiornalepopolare.it/olbia-giampaolo-demartis-morte-taser/,

…Il mio assistito è chiaramente identificato nel citato articolo laddove trovasi scritto che “Giampaolo Demartis, 57 anni, era un personaggio noto in Sardegna per il suo profondo legame con la tradizione erboristica dell’isola. Originario di Bultei, un piccolo comune del Sassarese, era il fondatore di Calarighe, una libera scuola di erboristeria popolare sarda. Appassionato di piante medicinali, Demartis aveva dedicato anni a studiare le erbe sarde , raccogliendo il sapere delle “nonne” e tramandandolo attraverso corsi e seminari, spesso organizzati in luoghi simbolici come il Monastero di San Pietro di Sorres.

Il mio assistito (ancora all’oggi in vita) viene da Voi indicato contro il vero come autore di disordini ad Olbia e di comportamenti aggressivi e violenti in danno di passanti e de “gli stessi militari intervenuti per fermarlo, spingendo le forze dell’ordine a utilizzare l’arma a impulsi elettrici ”, assumendo che lo stesso “è stato colpito e immobilizzato, ma durante il trasferimento in ambulanza verso l’ospedale Giovanni Paolo II ha subito un arresto cardiaco”.

Le notizie da Voi riportate non sono state all’evidenza in alcun modo verificate con evidente lesione della reputazione, della dignità e dell’onore del mio assistito.

Vi intimo di rimuovere, immediatamente e senza alcun indugio entro e non oltre la giornata odierna 18 agosto 2025, qualsiasi contenuto da Voi pubblicato riferibile al mio assistito Gianpaolo Demartis, eliminando altresì ogni riferimento a quest’ultimo riportato nell’articolo da Voi pubblicato in data 17 agosto 2025 sopra trascritto incluso il seguente passaggio: “Giampaolo Demartis, 57 anni, era un personaggio noto in Sardegna per il suo profondo legame con la tradizione erboristica dell’isola. Originario di Bultei, un piccolo comune del Sassarese, era il fondatore di Calarighe, una libera scuola di erboristeria popolare sarda. Appassionato di piante medicinali, Demartis aveva dedicato anni a studiare le erbe sarde, raccogliendo il sapere delle
“nonne” e tramandandolo attraverso corsi e seminari, spesso organizzati in luoghi simbolici come il Monastero di San Pietro di Sorres”…….

Avv. Cristina Cecchetti