Nuova misura domiciliare si abbatte su Toti, l’accusa è di finanziamento illecito

Il governatore nel mirino per gli spot elettorali pagati sottobanco da Esselunga e proiettati sul maxi schermo di Terrazza Colombo.

Genova – Nuova misura cautelare agli arresti domiciliari per il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Il governatore è ora accusato di finanziamento illecito per la vicenda degli spot elettorali pagati, secondo l’accusa, sottobanco da Esselunga e proiettati sul maxi schermo di Terrazza Colombo. Indagati, per lo stesso reato, anche l’ex braccio destro di Toti Matteo Cozzani, l’ex senatore e proprietario di Primocanale Maurizio Rossi e l’ex consigliere di Esselunga Francesco Moncada. Toti era stato già arrestato il 7 maggio scorso per corruzione, ed è ai domiciliari ad Ameglia, nella sua villetta.

Intanto i leader nazionali del campo progressista scenderanno insieme in piazza oggi pomeriggio a Genova per chiedere le dimissioni del governatore della Liguria Giovanni Toti, sospeso dallo scorso 7 maggio, ed elezioni regionali anticipate, dopo la maxi inchiesta per corruzione che ha portato agli arresti domiciliari lo stesso Toti. Alla manifestazione, in programma alle 17 e 30 nella centralissima piazza De Ferrari, proprio davanti alla sede della Regione Liguria, parteciperanno la segretaria del Pd Elly Schlein, il presidente del M5s Giuseppe Conte ed i leader di Alleanza Verdi e Sinistra Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.

Il governatore Toti e il suo legale Stefano Savi

Toti, che nei giorni scorsi si è visto respingere anche dal tribunale del Riesame la richiesta di revoca degli arresti domiciliari ma che ha già annunciato un nuovo ricorso alla Cassazione, ha incontrato ieri sera nella sua villetta di Ameglia l’assessore regionale Giacomo Giampedrone, suo fedelissimo, dicendosi “amareggiato” ma “non preoccupato” per la manifestazione di oggi organizzata dalle opposizioni. “Se chi dovrebbe costruire l’alternativa politica al governo della Regione e del Paese – ha spiegato il governatore in una nota
diffusa dal suo avvocato difensore Stefano Savi – trova, come unico argomento per riunirsi, la contestazione dei principi cardine della nostra democrazia, quali presunzione di innocenza, indipendenza tra politica e giustizia, credo davvero dimostri l’assenza di un progetto e anche il rispetto per le istituzioni che pure chiederebbero di rappresentare”.

“Saranno gli stessi liguri – ha sottolineato Toti che domani incontrerà anche il vice premier Matteo Salvini – a scegliere tra passato e futuro, quando si andrà alle urne. Perché di certo – ha concluso – si andrà al voto, non perché lo chiedono le piazze facendo strame di ogni principio, ma perché siamo in democrazia”.

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