La storia è sempre la stessa: in Italia al Nord si è più ricchi, ma al Sud si vive meglio. Il Comune più benestante della penisola è in provincia di Pisa, il più povero vicino a Como.
Roma – Netta la differenza tra i Comuni del Nord e del Sud Italia per ricchezza pro capite. Nulla di nuovo, dunque, ma solo una impietosa fotografia delle disuguaglianze che attanagliano il nostro paese. La domanda da porsi, pertanto, è: perché ancora persistono queste differenze di ricchezza e povertà nella penisola italiana?
Non sempre, però, chi sta meglio vive in un ambiente che offre bellezze naturali e un clima che già di per sé sono una meravigliosa ricchezza. Mentre, all’opposto, chi vive al Sud è sì più povero, ma vive in un ambiente dove il mare, la montagna e le condizioni climatiche sono da stordimento. Tra i primi 30 posti, nessuno è occupato da un Comune di una regione del Sud. Il Comune più ricco d’Italia è in provincia di Pisa. Si tratta di Lajatico, paesino con appena 985 contribuenti che nel 2021 hanno dichiarato un reddito medio di 54.708 euro pro capite. In Lombardia il Comune più povero: si tratta di Cavargna, in provincia di Como: 6.314 euro dichiarati in media dai suoi 94 contribuenti.
Al secondo posto si trova Basiglio, paese di circa 8mila abitanti in provincia di Milano: qui il reddito complessivo è stato di 49.325 euro a testa, mentre a chiudere il podio è Portofino, in provincia di Genova, con 45.617 euro a testa. La Lombardia risulta nettamente la regione più rappresentata nella parte alta della graduatoria. Il primo capoluogo di provincia in classifica è Milano: al 12° posto, con 37.189 euro a testa in media. Ci sono poi Monza (33° posto, 32.237 euro), Bergamo (39° posto, 31.883 euro) e Pavia (57° posto, 30.606 euro). Si nota quindi una forte presenza delle regioni settentrionali tra i Comuni più benestanti.
Per quel che riguarda il Sud, il Comune più ricco è Sant’Agata li Battiati, in provincia di Catania che si piazza al 152° posto. Il reddito medio è di 28.055 euro a testa. Dopodiché, si trova San Gregorio di Catania al 155° posto con 28.019 euro e poi Cagliari, al 266° posto con i suoi 26.985 euro a testa. Il dato viene dall’ufficio studi della Cgia di Mestre, che ha analizzato le informazioni del Ministero dell’Economia sulle dichiarazioni dei redditi relative ai redditi Irpef nell’anno 2021. Per gli altri capoluoghi del Sud, l‘Aquila è al 1.202° posto (23.727 euro), Bari al 1.363° posto (23.427 euro), Potenza al 1.674° posto (22.925 euro).
E ancora, Napoli è in posizione numero 1.876 con 22.603 euro, Campobasso alla 2.133 con 22.239 euro, Palermo al 2.405° posto con 21.850 euro. Chiude la classifica Catanzaro, al 2.519° posto, con un reddito medio annuale di 21.685 euro. Gli stipendi, anche in Sicilia sono in crescita, ma restano i più bassi d’Italia. La media italiana pro capite degli importi in busta paga è infatti di oltre 12mila euro annui, ma in Sicilia solo Ragusa supera i 10mila. Agrigento ed Enna arrivano nel 2021 a poco più di 5.000 euro, nonostante un aumento rispetto al 2019.
Guardando alle grandi città italiane, Bologna si piazza al 92° posto (29.480 euro) mentre Roma è al 120° con 28.646 euro. Più in basso ci sono Bolzano al 133° posto (28.473 euro), Firenze al 186° (27.636 euro), Trento al 255° (27.059 euro), Torino al 290° (26.840 euro), Genova al 665° (25.011 euro), Trieste al 680° (24.962 euro) e Aosta al 771° (24.683 euro).
Fino a questo punto della classifica si parla comunque del 10% dei Comuni più ricchi, dato che, in tutto, i paesi e le città prese in considerazione sono più di 7.900. Poco più in basso si trova Venezia, al 1.034° posto, con un reddito medio secondo le dichiarazioni di 24.058 euro a testa. Emerge, in tal modo, una classifica in cui risalta ancora una volta in modo manicheo il divario tra Nord e Sud del Bel Paese.