Stefano Puzzer

No Green Pass, la Cassazione annulla il licenziamento di Stefano Puzzer: “Da oggi posso gioire”

Ad annunciare la notizia lo stesso ex portuale triestino, leader delle proteste durante il Covid. La Corte d’appello di Venezia dovrà pronunciarsi sull’eventuale reintegro.

Trieste – Vittoria in Cassazione per Stefano Puzzer, il portuale triestino diventato leader nazionale delle proteste contro il Green Pass. La Suprema Corte ha accolto il suo ricorso, annullando il licenziamento dall’Agenzia lavoro portuale di Trieste avvenuto il 16 aprile 2022.

Puzzer, sindacalista del Clpt (Coordinamento lavoratori portuali Trieste), aveva guidato dal 15 ottobre 2021 una mobilitazione a oltranza contro l’obbligo di Green Pass nei luoghi di lavoro. La protesta, partita dal Varco IV del porto, si era presto trasformata in un movimento nazionale, attirando a Trieste migliaia di manifestanti da tutta Italia, tra cui gruppi No Vax e frange radicali. Tre giorni dopo, lo sgombero del presidio con gli idranti da parte delle forze dell’ordine segnò una delle giornate più “calde” di quella stagione di piazza.

Il licenziamento di Puzzer era stato confermato dalla Corte d’appello di Trieste, ma ora la Cassazione ha ribaltato la decisione, accogliendo le ragioni del portuale. La vicenda torna quindi davanti alla Corte d’appello di Venezia, competente per territorio, che nei prossimi tre mesi dovrà pronunciarsi sull’eventuale reintegro.

Quando ho saputo la notizia ieri stavo andando al lavoro, ma solo stamattina ho potuto leggere tutto con calma. Da oggi posso iniziare a gioire” ha dichiarato Puzzer in un video, ringraziando la famiglia e gli avvocati Mirta Samengo e Alessandra Devetag “per la fiducia e il lavoro straordinario”.

Nell’attesa della nuova sentenza, Puzzer continua a lavorare come aiuto cuoco in un ristorante e come custode in un campeggio a Muggia (Trieste). “Se vorrei tornare a lavorare al porto? È presto per dirlo. È stato una famiglia per me, ma nel frattempo ho dovuto reinventarmi” ha spiegato.

La soddisfazione più grande è aver difeso i miei diritti ed esserci riuscito. Spero sia un esempio per altri: non mollare mai”, ha aggiunto.

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