Nell'inchiesta antimafia ci sarebbero anche dipendenti comunali dell'Utc oltre al primo cittadino a cui verrebbe contestato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Castellammare del Golfo – Nicola Rizzo, sindaco di Castellammare in provincia di Trapani, è tra gli indagati dell’operazione antimafia che all’alba di questa mattina ha portato all’arresto di 14 persone e della quale abbiamo parlato in questo articolo. Il primo cittadino, ingegnere eletto nel 2018 in una lista civica di centro-destra, sarebbe indagato per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Di prima mattina i militari dell’Arma hanno perquisito il suo ufficio e la sua abitazione. L’uomo sarà interrogato nelle prossime ore. Non sono ancora chiare le circostanze che collegherebbero Rizzo all’inchiesta che ha portato alla luce un filo diretto tra la mafia siciliana e quella di New York tramite il boss Francesco Domingo, detto “Tempesta”, ritenuto l’uomo di fiducia del capo di “Cosa nostra” Matteo Messina Denaro. Forse una concessione edilizia elargita con “troppa facilità” ad alcuni degli arrestati potrebbe essere alla base dell’arresto e delle contestazioni degli inquirenti. Nell’inchiesta sarebbero coinvolti anche alcuni tecnici comunali ed un ex consigliere municipale.