Gdf sequestra beni per 1,2 milioni di euro (il valore delle imposte evase), oltre ad un deposito e sei autocisterne.
Napoli – I finanzieri hanno dato esecuzione a un’ordinanza che dispone gli arresti domiciliari nei confronti di tre indagati e il sequestro di valori per 1,2 milioni di euro, nonché di un deposito commerciale di carburanti e di 6 autocisterne, in quanto strumentali alla commissione dei reati.
Le indagini del Gruppo di Nola sono state avviate a seguito del sequestro su strada di un’autobotte che trasportava gasolio per autotrazione in quantitativo di gran lunga superiore a quello indicato nei documenti di accompagnamento. I conseguenti accertamenti hanno svelato un meccanismo fraudolento mediante il quale avveniva l’immissione in consumo di carburanti di illecita provenienza in evasione delle accise.
In particolare, le Fiamme gialle nolane hanno ricostruito numerosi episodi avvenuti ad opera di un deposito commerciale nel comune di Acerra (NA) che si è avvalso di una ditta di trasporto compiacente, con sede in Cercola (NA). Il carburante di illecita provenienza, una volta uscito dal deposito senza la copertura dei documenti prevista dalla normativa sulle accise, veniva scaricato mediante autobotti della ditta preventivamente individuate.
Un ruolo importante era ricoperto da una terza società, anch’essa operante nel settore del commercio dei carburanti, la quale, svolgendo la funzione di deposito contabile ai fini delle accise, ha permesso di schermare l’illecita provenienza dei carburanti acquistati dal deposito commerciale.
Ad essere colpiti dalla misura cautelare personale sono stati i rappresentanti legali del deposito commerciale, della società di trasporti e del deposito contabile. All’esito delle indagini è stato accertato un rilevante danno per le casse dell’Erario in quanto, da dicembre 2021 a febbraio dell’anno successivo, vi è stata un’illecita immissione in consumo nel territorio campano di complessivi 1.366.981 litri di gasolio ad uso autotrazione e 536.694 litri di benzina super senza piombo, che hanno prodotto un’accisa evasa pari a complessivi 1.234.902 euro. Nel corso delle operazioni sono stati così sottoposti a sequestro disponibilità finanziarie presso istituti di credito per 630.386 euro, nonché quote societarie, per un valore pari a 604.515 euro.