Minori, Garante E-R: “Preoccupa la sezione giovani adulti alla Dozza”

Continua la polemica sulla proposta di trasferimento di 60-70 ragazzi provenienti da vari istituti all’interno del carcere bolognese.

Bologna – Continua la polemica sulla proposta di trasferimento di 60-70 giovani adulti provenienti da vari istituti all’interno di una sezione detentiva della Dozza. “In un quadro di estremo allarme dovuto al sovraffollamento delle carceri e al disagio minorile, si è aggiunta la proposta dell’Amministrazione della giustizia di creare nel carcere bolognese della Dozza, una sezione per giovani adulti, così come hanno denunciato sia il Garante regionale sia quello comunale dei detenuti. Una situazione gravissima che mina
l’attuazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, afferma la Garante per l’infanzia e l’adolescenza,
Claudia Giudici, che è intervenuta all’Auditorium Enzo Biagi di Bologna all’iniziativa “I diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza in Italia. Dati e politiche in Emilia-Romagna” promossa dal Gruppo Nazionale Nidi Infanzia, associazione aderente al Gruppo CRC, che per l’occasione ha presentato il rapporto relativo alla regione.

Questa terza edizione del monitoraggio ha proposto una panoramica dei principali dati disponibili sull’infanzia e sull’adolescenza in ambito nazionale presentati in forma disaggregata regione per regione. La presentazione in ambito regionale è promossa nell’ottica di sviluppare riflessioni e azioni politiche che pongano al centro i diritti delle persone di minore età, favorendo un confronto sulle politiche rivolte alle nuove generazioni da 0 a 18 anni. Per la Garante regionale è stata l’occasione per riflettere su molti temi relativi ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza davanti una platea gremita composta da pubblici amministratori, docenti, esperti del settore e studenti. Accanto alla riflessione sulle criticità del momento c’è stato anche modo di mettere in risalto l’esempio virtuoso dell’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze, il parlamentino dei 50 emiliano-romagnoli tra gli 11 e i 17 anni che affianca la Garante.

Claudia Giudici insieme a Michelle Lamieri e Daniele Scafidi, che hanno preso parte alle attività dell’Assemblea, sono intervenuti per far comprendere “l’importanza dell’ascolto e quanto sia stato
formativo partecipare a un’esperienza del genere per far sentire la propria voce e portare avanti ciò in cui si crede con la consapevolezza di essere ascoltati e presi in considerazione”.

La Regione Emilia Romagna aveva già espresso “forte preoccupazione per le notizie di stampa secondo cui il ministero della Giustizia starebbe valutando il trasferimento di detenuti appena maggiorenni dagli istituti penali per minori alla Casa circondariale della Dozza di Bologna”, e segnalava lo stato di degrado e sovraffollamento della struttura, totalmente inidonea ad ospitare minori. Una posizione di contrarietà e una richiesta urgente di chiarimento formalizzate nella lettera inviata al ministero della Giustizia, Carlo Nordio, dall’assessora al Welfare Isabella Conti, che proprio nelle scorse settimane aveva visitato l’istituto penitenziario di Modena e, assieme al presidente Michele de Pascale, quello bolognese della Dozza.

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