Nell’inverno del 1992 i due boss assistettero allo spettacolo fra il pubblico: erano stati inviati a Roma da Riina per pianificare l’uccisione di Maurizio Costanzo. L’attentato, poi fallito, slittò al maggio successivo.
Roma – Nell’inverno 1992 i due boss Matteo Messina Denaro e Giuseppe Graviano, all’epoca latitanti, parteciparono al Maurizio Costanzo Show in veste di spettatori in platea. A ritrarli è una fotografia inedita, pubblicata oggi da Lirio Abbate su Repubblica.
Quella sera assistettero allo spettacolo seduti l’uno accanto all’altro nel Teatro Parioli di Roma, insieme ad altre centinaia di comuni cittadini, ma loro erano lì per tutt’altro: in missione nella Capitale per conto di Salvatore Riina, dovevano “tenere d’occhio” il popolare conduttore e giornalista antimafia, del quale stavano pianificando l’omicidio. Un attentato che fu rinviato al 14 maggio dell’anno dopo, quando un’autobomba imbottita di 70 chili di tritolo esplose a Roma in via Fauro mancando Maurizio Costanzo e la compagna Maria De Filippi di un soffio: decisiva l’esitazione del sicario di Cosa Nostra che si aspettava un’altra macchina e premette il telecomando in ritardo.
Costanzo era finito nel mirino della mafia per la sua attività di giornalista contro la criminalità organizzata. Nel settembre 1991 aveva organizzato una trasmissione a reti unificate con Michele Santoro per commemorare Libero Grassi, l’imprenditore ucciso dopo aver detto in tv che non avrebbe mai pagato il pizzo.
La sera in cui i due boss parteciparono alla trasmissione, l’ospite non era Falcone ma un altro personaggio importante. Dopo quella puntata in tv, l’attentato fu rinviato per più di un anno e realizzato il 14 maggio.