Meloni rafforzata dal caso Almasri ed effetto boomerang per le toghe: i sondaggi

Secondo i dati di Demopolis, la fiducia degli elettori nella premier cresce di due punti, passando dal 45% del 2022 al 47% di oggi.

Roma – Secondo gli analisti, la mossa dei magistrati sul caso Almasri rischia di trasformarsi in un boomerang, come già accaduto in passato con altri leader politici. I sondaggi dicono che il gradimento per Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia è in crescita. A confermarlo è Lorenzo Pregliasco, direttore di YouTrend, che ha commentato su X (ex Twitter) la situazione: “I precedenti farebbero pensare che, se effetto politico ci sarà, l’inchiesta giudiziaria su Meloni finirà con l’aiutarla. Vedremo”. La chiave del successo della premier in questa vicenda sembra essere stata la sua tempestività nel prendere in mano la narrazione. “Dando quel tono alla vicenda, si è intestata il dibattito”, ha spiegato Pregliasco, sottolineando come il videomessaggio di Meloni sia stato giudicato impeccabile.

Secondo l’ultimo sondaggio Demopolis, la fiducia degli elettori in Meloni cresce di due punti, passando dal 45% del 2022, l’anno dell’insediamento della leader di Fratelli d’Italia a Palazzo Chigi, al 47% di oggi. Cala invece di 4 punti la popolarità del governo nel suo complesso, passando dal 43% del 2022 al 39% attuale. Il gradimento degli italiani nei confronti di Meloni avvantaggia principalmente Fratelli d’Italia: se si votasse oggi FdI otterrebbe il 30%, con il Pd al 24%M5s all’11,2%Forza Italia al 9,3%Lega all’8,7% e Alleanza Verdi e Sinistra al 6,5 per cento. Va poi considerato che il sondaggio Demopolis è stato condotto tra il 27 e il 28 gennaio, alla vigilia e nel pieno della bufera giudiziaria dell’avviso di garanzia ai danni della premier, di Mantovano e dei ministri Nordio e Piantedosi.

Cresce di 2 punti la fiducia degli elettori in Meloni

L’attacco giudiziario ha infatti contribuito a cementare l’unità della maggioranza, mettendo in difficoltà le opposizioni, che non sembrano aver trovato una strategia efficace per capitalizzare sulla questione. Secondo Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi, la gestione dell’avviso di garanzia da parte della premier ha avuto un effetto positivo sulla sua reputazione politica. “Dai primi dati che abbiamo, emerge che il 62% degli italiani ha seguito la vicenda. Una percentuale altissima, se confrontata con il numero di chi segue quotidianamente la politica: meno del 15%”, ha dichiarato Noto. 

“Non c’è dubbio che la magistratura un tempo aveva una reputazione molto più elevata. I sondaggi sulla reputazione portano sempre in testa il Papa, i Carabinieri, la Polizia, che giustamente sono realtà a cui il popolo guarda con fiducia”, ha dichiarato il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri, a Agorà su Rai3. “La magistratura un tempo stava nella zona champion di questa classifica, ma nei decenni è scesa nella zona retrocessione. La politica deve fare tutte le autocritiche del caso, visto che della politica si parla male da sempre, ma la magistratura – ha aggiunto Gasparri – si deve porre una domanda sul suo coinvolgimento esagerato nel dibattito politico”.

Najeem Osema Almasri Habish 

Il presidente dei senatori azzurri cita un fatto storico: il “colloquio tra Palamara e un sostituto Procuratore di Viterbo. Siamo all’epoca più recente delle indagini su Salvini. Io ero Presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari e quelle carte le ho viste e studiate. Nell’intercettazione uscita su tutti i giornali di Palamara si sente un suo collega della Procura di Viterbo dirgli che Salvini aveva ragione e Palamara confermare l’innocenza di Salvini, salvo affermare anche che aveva avuto l’ordine di attaccarlo e aggredirlo. Chi aveva detto a Palamara che bisognava attaccare Salvini? Che poi viene assolto da tutte le vicende? Quindi cito fatti di cronaca, non sono mie opinioni”, ha concluso.

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