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Meloni annuncia: “Mi candido alle europee, sarò capolista in tutte le circoscrizioni”

La premier a Pescara: “Mandiamo la sinistra a casa anche in Europa. Votatemi scrivendo ‘Giorgia’ e basta, sono una di voi”.

Pescara – Alla fine il dado è tratto. La premier Giorgia Meloni si candida alle prossime elezioni europee, che si terranno l’8 e il 9 giugno 2024. E lo farà da capolista in tutte le circoscrizioni d’Italia. Di più: “Chiedo agli italiani di scrivere sulla scheda il mio nome, ma il mio nome di battesimo, scrivete sulla scheda Giorgia, perché io sono e sarò sempre una di voi”. Ad annunciarlo è la stessa presidente del consiglio dal palco di Pescara, durante la conferenza programmatica di FdI, aggiungendo un auspicio: Mandiamo la sinistra all’opposizione anche in Europa, come in Italia”.

Presenti all’incontro il presidente del Senato Ignazio La Russa e il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha portato “il saluto di tutta Forza Italia”. Assente l’altro vicepremier, Matteo Salvini, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha spiegato che era la sua ultima domenica disponibile da poter trascorrere con i figli.

A spiegare il perché sarà possibile votare la premier solo con il suo nome di battesimo è stato poco dopo il ministro per le Politiche agricole Francesco Lollobrigida, che, al termine dei lavori della kermesse Fdi, ha spiegato che, sulla scheda per le Europee, “ci sarà scritto ‘Giorgia Meloni detta Giorgia'”, chiarendo quindi che le schede che riporteranno solo il nome di battesimo della premier saranno perfettamente valide. Come era accaduto con alcuni illustri precedenti quali “Giacinto Pannella detto Marco” e più di recente, nell’elezione che lo ha incoronato sindaco di Milano, “Giuseppe Sala detto Beppe”. 

Dal palco di Pescara Meloni ha ricordato le precedenti sfide elettorali europee, del 2014 quando il partito non ha raggiungo il quorum del 4 percento e quelle del 2019 quando ha raggiunto il 6,5 per cento. “In sei anni siamo aumentati del due percento, negli ultimi tre siamo arrivati al 26,5 per cento“, ha detto Meloni. “Non ricordo questa storia per esercizio retorico di auto-compiacimento di autocelebrazione, lo dico per ricordare a me stessa e a tutti noi che quello che ci siamo guadagnati non è un dato acquisito per sempre, noi dobbiamo continuare a meritarcelo”. ha aggiunto Meloni.

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