“Meglio separate”: a Messina il libro di Gaetano Bono infiamma il dibattito sulle carriere in magistratura

Successo per la presentazione del saggio del sostituto procuratore di Caltanissetta: “Riforma da ponderare con attenzione”.

Messina – Folta partecipazione al Salone degli Specchi della città metropolitana di Messina all’incontro di presentazione del libro del Sostituto Procuratore Generale di Caltanissetta Gaetano Bono dal titolo: “Meglio Separate. Un’inedita prospettiva sulla separazione delle carriere in magistratura”. A porgere i saluti istituzionali la Dirigente alla cultura della città metropolitana di Messina Anna Maria Tripodo che ha sottolineato il valore dei libri nell’educare alla legalità ed al senso civico trattando temi centrali per la nostra democrazia. A seguire ha preso la parola Rosaria Landro responsabile della Biblioteca Giovanni Pascoli e della manifestazione “Il Maggio dei Libri”, che ha ricordato i temi scelti per la XIV edizione dell’evento, ossia “Se leggi ti liberi e la forza delle parole” .


Ad introdurre e moderare l’evento Silvana Paratore, legale esperto di politiche sociali e promotrice negli anni di iniziative in memoria dei giudici Livatino, Falcone e Borsellino, la quale ha ribadito come l’incontro vuole essere un momento di confronto sui temi della giustizia e della separazione delle carriere che non riguardano soltanto gli addetti ai lavori ma tutti i cittadini.


Densa di riferimenti storici la relazione del Procuratore presso il Tribunale di Messina Antonio D’Amato che ha richiamato l’art. 9 della Costituzione (“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”) sottolineandone la straordinaria valenza per tutti perché punta l’attenzione sul compito primario dello Stato Italiano. Incisivo anche l’invito agli studenti presenti di partire dalle basi storiche che fanno parte della cultura del nostro Paese per meglio comprendere le tematiche sollevate dal saggio di Bono e la riforma della giustizia. “La democrazia – ha detto D’Amato – non è il risultato finale ma è uno strumento che va affinato per evitare quelle prepotenze che già denunciava Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi. Il libro di Bono affronta il tema della necessità di accorpamento degli uffici giudiziari e della specializzazione della magistratura requirente. Duemila anni di storia sono serviti a perfezionare il senso di una comunità di uomini e donne che devono garantire un ordinato vivere civile. Occorre – ha concluso D’Amato – ragionare per una Amministrazione della giustizia più aderente alla realtà criminale dei singoli territori”.


Vivace il dibattito tra l’autore Gaetano Bono, attualmente il più giovane sostituto procuratore generale in servizio, con la moderatrice dell’evento Paratore, che ha coinvolto anche gli studenti presenti: le classi 4° ADT e 4° AT dell’istituto d’istruzione superiore Antonello da Messina, accompagnati dalle docenti Maria Barilaro, Ketty Saccà e Liddino Maria Antonella; la 3° E del Liceo classico Maurolico con la prof. Maria Di Lorenzo , e 1° AS del Liceo Seguenza con la prof. Francesca Cuzzupi. Un approccio, quello del sostituto procuratore generale di Caltanissetta, che è riuscito a coinvolgere i giovani facendo loro comprendere il significato e l’importanza di riforme come quella della separazione delle carriere in magistratura, che va ponderata con attenzione.

Presenti all’incontro anche il Questore di Messina Annino Gargano, il Comandante del nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza Col. Girolamo Franchetti; il Ten. Col. Corrado Di Bartolo per la Brigata Meccanizzata Aosta, il Commissario Capitano di Corvetta della Marina Militare Domenico Russo; Sebastiano Neri Presidente di Sezione della Corte d’appello di Messina; Fabio D’Anna procuratore generale di Caltanissetta; Angelo Miceli e il già Preside Rosario Abate dell’Ass. Dirigenti scolastici e territorio di Messina.

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